Esselunga, accordo sui benefit

di C.REB.
L’ex Stefana a Ospitaletto
L’ex Stefana a Ospitaletto
L’ex Stefana a Ospitaletto
L’ex Stefana a Ospitaletto

L’epilogo dell’estenuante vertenza sulle compensazioni da riconoscere ai paesi confinanti conferma la correttezza della procedura adottata dal Comune di Ospitaletto. Come ribadito più volte dal sindaco Giovanni Battista Sarnico, i benefit non andavano richiesti all’ente locale, bensì alla Esselunga, protagonista dell’operazione di riconversione in polo logistico della ex acciaieria Stefana. Cazzago, Travagliato e Castegnato hanno trovato un accordo transattivo con il gruppo della grande distribuzione, che erogherà complessivamente 2 milioni e mezzo di euro per opere di mitigazione ambientale. La somma non andrà dunque ad incidere in termini finanziari sull’accordo raggiunto tra Esselunga e Ospitaletto. I Comuni confinanti, a fronte dell’impegno della società, ritireranno i ricorsi pendenti davanti alla giustizia amministrativa (l’ultimo dei quali relativo all’adozione del piano attuativo in variante del Pgt per l’insediamento del polo logistico), che avrebbero rischiato di bloccare l’operazione da 250 milioni di euro. Nella sostanza, l’intesa non riconosce alcuna delle ragioni avanzate dai Comuni, «ma punta esclusivamente - si legge nel documento - ad accelerare l’attuazione di un piano che ha già comportato gravosi investimenti per Esselunga». Travagliato e Cazzago avranno a disposizione un milione ciascuno per realizzare opere destinate a mitigare i presunti effetti comprensoriali prodotti dal polo logistico su traffico, aria, ambiente e paesaggio, mezzo milione per Castegnato. L’operazione di riconversione dunque accelera, anche se sullo sfondo resta ancora l’incognita del ricorso al Tar di Esselunga, legato alla costruzione del palazzetto dello sport. Il gruppo della grande distribuzione non intende farsi carico direttamente del finanziamento della nuova struttura, un investimenti da 5 milioni, inserito a scomputo degli oneri di urbanizzazione, clausola - a parere dei privati - decisa unilateralmente dal Comune e al di fuori del perimetro degli accordi iniziali. Tra gli ostacoli da superare, c’é anche l’ultima fase della bonifica delle scorie lasciate in eredità dall’acciaieria, che si stanno rivelando più complesse del previsto. •

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