Ex Stefana, un futuro in grande Operazione «Esselunga» al via

di Marta Giansanti
In una simulazione al computer il futuro aspetto del polo logistico
In una simulazione al computer il futuro aspetto del polo logistico
In una simulazione al computer il futuro aspetto del polo logistico
In una simulazione al computer il futuro aspetto del polo logistico

Da storico insediamento industriale a grande magazzino per un grande magazzino diffuso. Senza consumare nuovo suolo. Detta così sembra semplice, ma in realtà, il percorso che porterà alla realizzazione del polo logistico Esselunga a Ospitaletto, sulla grande area occupata dall’ex acciaieria Stefana, non è stato semplice. Adesso si è aperto il capitolo (forse) conclusivo, grazie al consiglio comunale che ha adottato il piano attuativo in variante al Piano di governo del territorio proposto dal colosso milanese della grande distribuzione: un piano che prevede un investimento complessivo di circa 500 milioni di euro su un pezzo di paese protagonista da mezzo secolo della vita della comunità locale, e da oggi riletto «in un’ottica innovativa e definitiva con un interlocutore autorevole», per dirla con le parole del sindaco Gianbattista Sarnico. La nuova proposta, ora pubblica e naturalmente destinataria di osservazioni e pareri dei vari enti nei prossimi cinque-sei mesi, inizierà a diventare una realtà entro tre anni a partire dal settembre prossimo (termine in cui si avrà il parere definitivo sul piano attuativo), con le opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Poi si procederà alla costruzione vera e propria del polo logistico produttivo su una superficie complessiva di oltre 650 mila metri quadrati (300 mila di superficie lorda di pavimento). Una operazione che, appunto, non prevede «occupazione di nuovo suolo ma solo lavori di rigenerazione di un’area dismessa ormai da anni, gravemente inquinata e compromessa anche nel sottosuolo, attraverso opere di bonifica», è stato ricordato in Comune. Bonifiche che, stando ai primi calcoli, richiederanno un investimento di circa 30 milioni. Dopo il risanamento si potrà pensare anche al previsto collegamento con l’autostrada BreBeMi e alle compensazioni sulla viabilità pubblica che prevedono anche una pista ciclopedonale all’interno di una grande area verde al servizio dei residenti. A completare la cittadella arriveranno anche un centro servizi multifunzionale e un parcheggio privato a uso pubblico. Secondo il piano attuativo, Esselunga spa si farà carico di tutti gli obiettivi urbanistici ed economici previsti, senza dimenticare naturalmente gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria da riconoscere al Comune, e che sono calcolati rispettivamente in 6 milioni (interamente scomputati) e in 16 milioni (5 milioni a scomputo di oneri), e neppure lo smaltimento dei rifiuti industriali (per altri 2 milioni). Infine, l’accordo prevede pure il versamento anticipato di 5 milioni per la realizzazione del nuovo palasport e di altre opere di completamento degli impianti sportivi. «L’INTESA raggiunta risponde a tutti gli obiettivi che ci eravamo posti lo scorso anno, compresa la garanzia di assumere forza lavoro locale», commenta ancora il primo cittadino. Una volta operativo, il polo logistico conterà 900 dipendenti, 120 dei quali saranno ex lavoratori dell’acciaieria Stefana. L’ultima attenzione al territorio si materializzerà nell’appalto dei servizi esterni, garantendo l’accesso alle gare d’appalto alle imprese locali. •

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