«Giorgio era un uomo giusto»

di Simone Duci

Tantissima gente, centinaia di persone, hanno accompagnato ieri mattina a Cologne per l’ultimo viaggio l’imprenditore Giorgio Massetti, vittima venerdì della scorsa settimana di un infortunio sul lavoro. Una partecipazione che testimonia l’ammirazione e l’affetto che Massetti ha saputo coltivare nel cuore della gente, «il presidente buono» qualcuno ha detto, «un marito e padre premuroso», come ha sottolineato sua moglie Marta. In un maestoso silenzio, assorti tra le note di un violino, parenti e amici sono stati vicini per l’ultima volta alla salma dell’ingegnere 37enne, presidente della Handball Franciacorta, la formazione giovanile di pallamano. Nella commozione generale don Mauro Assoni, citando il salmo 23 ha ricordato la grande forza di Giorgio Massetti, un uomo, che verrà ricordato soprattutto per ciò che è stato capace di dare, alla sua famiglia come alla comunità, un’impronta indelebile. «Una vita breve ma intensa, che ha cambiato molte altre vite», è stato detto. Le dolci parole della moglie Marta gli hanno poi reso onore come uomo, chiudendo questo cerchio di dolore con una promessa piena di speranza per il futuro. «Giorgio sapeva essere migliore di me. Saggio, puro, gentile, leale, cercherò di portare avanti le cose in cui credevamo insieme. Insegnando alle nostre figlie l’importanza di un sorriso, dei valori e della bellezza delle piccole cose». Giorgio Massetti ha perso la vita precipitando dal capannone dell’impresa Mondini di Cologne mentre stava effettuando un sopralluogo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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