Il censimento degli insetti salverà il regno delle api

di Simona Duci
In Franciacorta una ricerca traccerà le rotte e le abitudini degli insetti
In Franciacorta una ricerca traccerà le rotte e le abitudini degli insetti
In Franciacorta una ricerca traccerà le rotte e le abitudini degli insetti
In Franciacorta una ricerca traccerà le rotte e le abitudini degli insetti

I cambiamenti climatici, l’uso indiscriminato di fitofarmaci nelle colture intensive stanno non solo stanno minando la sopravvivenza degli insetti impollinatori, ma stanno modificando i comportamenti delle api costrette a migrare da ecosistemi compromessi. La Franciacorta sta pagando in termini di dispersione del patrimonio di api il dazio più pesante. E proprio dalla Franciacorta si sviluppa un progetto di ricerca che coniuga la salvaguardia dell’ambiente con la formazione universitaria. Il protocollo emblematicamente denonimato «Biodiversità in Franciacorta» di Agrofood Lab a Provaglio punta studiare gli insetti impollinatori per analizzare la situazione ambientale. «La ricerca – spiega l’assessore all’Ambiente di Provaglio d’Iseo, Giancarlo Dolfini - fornirà un quadro completo e aggiornato delle comunità degli insetti presenti sul territorio e di come questi importanti gruppi di organismi interagiscono rispetto a differenti modelli di gestione». Con l’apertura del nuovo corso di laurea in Sistemi Agricoli Sostenibili, l’Università di Brescia ha intrapreso una serie di importanti linee di ricerca, tra cui lo studio della biodiversità come elemento fondamentale del capitale naturale. Sotto la direzione del professor Gianni Gilioli, è stato quindi avviato un programma di ricerca che persegue lo scopo di studiare la biodiversità del territorio della Franciacorta. «Una scelta – precisa l’assessore Dolfini – che va ad indagare su un territorio in cui si predilige l’impiego di monocolture. Che si dice non faccia troppo bene a queste specie anche a causa del ricorso a massicce dosi di fitofarmaci. Ora avremo una mappa completa che analizzata la loro distribuzione nelle varianti ambientali». Uno strumento per programmare progetti mirati alla salvaguardia delle api. Sono una ventina infatti i siti di campionamento allestiti tra aree boschive, a seminativo, urbane e a vigneto. Secondo quanto spiegato dal professor Gilioli «le indagini consisteranno nel campionamento degli insetti volatori e camminatori, attraverso l’utilizzo di speciali trappole denominate Pantrap e Pitfall trap che verranno installate nei punti strategici di campionamento predisposti su territorio». I bioindicatori, saranno catturati per mezzo di una soluzione di acqua e sapone per quanto riguarda gli insetti volatori come api e coleotteri. Con l’aceto invece per i camminatori, per esempio le formiche. I cambiamenti sulle temperature e sui regimi di pioggia hanno su di loro un forte impatto. «Gli insetti impollinatori – conclude l’assessore Dolfini - racchiudono un tesoro di biodiversità da tutelare. Per evitare la cosiddetta estinzioni a cascata che distruggerebbe un delicato equilibrio del Pianeta, vanno salvaguardati. E per farlo bisogna conoscerli a fondo e programmare interventi per tutelarli».•.

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