«Il Cortelo è una
bomba d’acqua
innescata»

di Giuseppe Zani
Nonostante il torrente Cortelo sia in secca, la luce sotto l’arcata dei ponti si è ridotta a un lume strettissimo e pericoloso in caso di piene
Nonostante il torrente Cortelo sia in secca, la luce sotto l’arcata dei ponti si è ridotta a un lume strettissimo e pericoloso in caso di piene
Nonostante il torrente Cortelo sia in secca, la luce sotto l’arcata dei ponti si è ridotta a un lume strettissimo e pericoloso in caso di piene
Nonostante il torrente Cortelo sia in secca, la luce sotto l’arcata dei ponti si è ridotta a un lume strettissimo e pericoloso in caso di piene

Non piove seriamente da mesi, ma il rischio che il torrente Cortelo possa straripare, se si scatenasse un violento temporale, è sempre dietro l’angolo. Questo è l’allarme lanciato per iscritto dal gruppo di Protezione civile di Iseo e rimbalzato in aula consiliare per iniziativa di Gabriele Vitali, consigliere di maggioranza e presidente della commissione Ambiente e Territorio. Irrituale che un componente della maggioranza presenti un’interpellanza all’esecutivo.

«L’ho fatto per informare tutti che esiste questa situazione critica e spingere la Regione, cui compete la manutenzione del Cortelo, ad attivarsi per porvi rimedio», spiega Vitali. A breve, dunque, il Comune inoltrerà allo Ster di Brescia e al Pirellone tutta la documentazione del caso, allegandovi la segnalazione messa nero su bianco dal gruppo di Protezione civile. Nel 1982 il Cortelo ruppe gli argini in più punti. I danni maggiori li provocò uscendo all’altezza del ponte di via Roma e di quello situato alla sua foce: il fango e i detriti invasero da un lato la Pieve di Sant’Andrea e dall’altro i sotterranei del vicino ospedale, mettendo fuori uso le attrezzature del reparto di Radiologia. Non solo: i sassi trascinati a valle si imbucarono con tale furia sotto il ponte ubicato alla foce che squarciarono la strada soprastante. Immagini impresse in modo indelebile nella memoria di Michele Agosta, coordinatore della Protezione civile di Iseo. Agosta e i suoi volontari, nel pulire a novembre il corso del Cortelo, hanno riscontrato che sotto i due ponti si è depositata una quantità di sabbia e ghiaia tale da ridurre notevolmente lo spazio per il deflusso dell’acqua. In caso di intense e prolungate precipitazioni, ciò potrebbe comportare, stando alla lettera firmata da Agosta, non solo l’improvvisa ostruzione del torrente, che inevitabilmente esonderebbe allagando le zone limitrofe, ma anche la rottura dei due ponti. Urge perciò, un intervento tempestivo di asportazione del materiale nel tratto di torrente che attraversa il centro abitato. «Il problema, per la verità, esiste anche alla sorgente del Cortelo, dove c’è stato uno smottamento che ha trascinato nell’alveo parecchi tronchi- sostiene Pasquale Archetti, assessore ai Lavori pubblici-. Lo abbiamo più volte segnalato alla Regione. Nessun intervento sul monte. I responsabili dello Ster di Brescia sono sì intervenuti a svuotare le briglie nella parte bassa del Cortelo in occasione dei temporali del luglio e del settembre 2014, ma evidentemente, visto che quest’anno non è quasi mai piovuto, la pulizia sotto i ponti di via Roma e alla foce non è stata fatta con il dovuto scrupolo né la direzione dei lavori ha controllato che si facessero le cose per bene».

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