ADRO

Il «Re Leone» balza sulla scena per un musical da tutto esaurito

Venerdì sera il debutto per la regia del pluripremiato Nicola Bracchi
Una foto di scena de «Il Re Leone», al debutto venerdì  a Torbiato
Una foto di scena de «Il Re Leone», al debutto venerdì a Torbiato
Una foto di scena de «Il Re Leone», al debutto venerdì  a Torbiato
Una foto di scena de «Il Re Leone», al debutto venerdì a Torbiato

Ha scelto «Il Re leone», la compagnia teatrale Don Orione di Torbiato, per tornare in scena venerdì 4 e sabato 5 settembre, alle 21, sul palco preparato nel campo sportivo della frazione adrense.Di nuovo un musical: il pluripremiato show ispirato all'omonimo film della Walt Disney.UNO SPETTACOLO complesso e impegnativo. Il contesto africano, la varietà degli animali in gioco e i rapidi cambi di scena, in effetti, richiedono un gruppo di attori affiatati, un corpo di ballo plasmato a dovere e una macchina narrativa ben oliata.La «Don Orione» ha raccolto la sfida. Non poteva, in effetti, abbassare l'asticella dopo gli apprezzamenti ottenuti sia con «La Bella e la Bestia» nella stagione 2012-2013, sia con la riproposizione del «Canto di Natale» nell'inverno 2013-2014. Il nucleo «storico» che ha garantito la continuità della compagnia calca le tavole dei palcoscenici dal 1988: 27 anni durante i quali ha aggregato, contagiandoli con la passione per il teatro, adolescenti e giovani d'età o in spirito. Ben 9 delle sue produzioni, a conferma di una predilezione che si direbbe una vocazione, sono commedie musicali. La nuova avventura giunge al traguardo al termine di un percorso durato un anno e mezzo.L'ambientazione nel mondo animale de «Il Re leone», si sa, è quasi un espediente per mettere meglio a fuoco i conflitti che agitano l'animo umano. Sempre, però, sulle situazioni ad alta tensione emotiva viene sparso uno spolvero di ironia e comicità. LA STESSA FORMULA ha usato il regista Nicola Bracchi, già vincitore del premio «Punto Art» quale miglior caratterista nel 2013, adesso protagonista nella parte di Simba adulto.La coreografa Alessandra Bocchio, coadiuvata da Nicole Delpozzo, ha aiutato i ballerini a conformarsi alle movenze che in natura impiegano i diversi animali nella caccia o nella fuga.Il coro, sotto la direzione di Leonardo Zugni, crea un alone epico attorno alla storia. I costumi li firma una sarta da 110 e lode, Agnese Cadei, vincitrice per ben due volte del premio «Punto Art». Le scenografie sono di Paolo Zugni e Attilio Delpozzo. Invece maschere e marionette sono state modellate all'interno del laboratorio artistico guidato da Felice Danesi e Roberta Rinaldi.Il cast-trucco è stato allenato da Elena Grazioli e Michela Rinaldi. Il comparto tecnico, coordinato da Manuel Ponzoni, ha messo a punto luci e audio con la consueta professionalità.Venerdì sera, a Torbiato di Adro, si va in scena per la «prima». oG.Z.

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