Si amplia la discussione sulla questione dello spostamento della sede dell’ente di gestione della Riserva naturale delle Torbiere del Sebino. Della querelle, che vede al momento su posizioni distinte i soci fondatori, si parlerà in sede ufficiale anche oggi a Brescia nella sala giunta in Broletto, sede dell’Amministrazione provinciale. Proprio la Provincia di Brescia ha infatti convocato per questo pomeriggio, alle 17.30, un incontro con i sindaci (o loro rappresentanti) di Provaglio d’Iseo, Iseo e Corte Franca (che è commissariato), oltre al presidente della Comunità montana del Sebino bresciano e naturalmente il presidente del’ente per la gestione della Riserva naturale delle torbiere, Giambattista Bosio. AL MOMENTO è un rebus. Tra le opzioni per la nuova sede, ne sono state caldeggiate due a Provaglio d’Iseo: all’interno del Monastero di San Pietro in Lamosa, che si affaccia proprio sulle Torbiere (ed è la scelta sostenuta anche dal sindaco di Provaglio, Enzo Simonini), oppure che resti a palazzo Francesconi, sede del municipio e da 22 anni anche dello stesso ente gestore. Un’altra idea è quella di un trasloco a Cremignane nel territorio di Iseo, che in questo momento è un po’ l’outsider della situazione. La scorsa settimana, il presidente dell’ente gestore Giambattista Bosio aveva definito «troppo onerose» sia le soluzioni a Provaglio sia quella a Cremignane, avanzando una quarta opzione: «La proposta che verrà discussa con il presidente della Provincia e con i sindaci - aveva prannunciato Bosio - è quella di portare la sede al centro di accoglienza. Sarebbe una scelta neutrale che non porterebbe scontento a nessuno e a costo zero». Nel frattempo però il dibattito è andato avanti, senza trovare un punto d’incontro che, forse, potrebbe giungere proprio oggi dal «summit» a Brescia. © RIPRODUZIONE RISERVATA