Il tempio crematorio fa già «scintille»

di M.MA.
Il sindaco Massimo VizzardiUna delle vignette dedicate al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ringraziare il disegnatore di Iseo
Il sindaco Massimo VizzardiUna delle vignette dedicate al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ringraziare il disegnatore di Iseo
Il sindaco Massimo VizzardiUna delle vignette dedicate al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ringraziare il disegnatore di Iseo
Il sindaco Massimo VizzardiUna delle vignette dedicate al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ringraziare il disegnatore di Iseo

Fa discutere il progetto di un tempio crematorio al cimitero di Chiari. L’iniziativa promossa dal Comune di Chiari per tentare di dare dignità e servizio a domande crescenti, ha raccolto dapprima la perplessità della Lega, che ha chiesto informazioni sulla sicurezza delle emissioni. Ora arriva, a sorpresa, la presa di posizione del circolo di ChiariAmbiente che ha annunciato una petizione per fermare il tempio crematorio. A presentare l’iniziativa è il responsabile del circolo Giuseppe Ramera che ha definito «inopportuna l’idea di candidare Chiari poiché è tra le cittadine con situazioni di impatto ambientale tra le più critiche in una provincia, forse tra le più critiche in assoluto in Italia». Ramera ha deciso di lanciare un comitato contro il tempio crematorio a partire dalle «numerose infrastrutture che già avvelenano quotidianamente l’ambiente. Da fabbriche a infrastrutture, Brebemi, Tav e tanta cementificazione». Secondo ChiariAmbiente il bacino che attiverebbe il nuovo tempio sarebbe di 450 mila abitanti: «Un numero troppo alto - secondo Chiariambiente- in un momento nel quale la città avrebbe bisogno di operazioni di compensazione ambientale». Infine si ricorda che «sull’area del nuovo tempio c’è stato per anni l’inceneritore di rifiuti ospedalieri di via Sandella con diffusione di materiali come il mercurio. Per questo chiederemo firme per fermare il progetto». Il sindaco Massimo Vizzardi si è detto sorpreso dalla modalità di ChiariAmbiente: «Avremmo preferito che l’associazione ci consultasse e che non passasse subito al contrattacco, con annunci che rischiano solamente di spaventare la popolazione e di creare tensioni. Voglio ricordare che senza il confronto con la comunità questo progetto, peraltro remoto a oggi, non andrà avanti in alcun modo». •

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