«Il turismo del Sebino deve alzare il livello»

di Alessandro Romele
L’hotel Rivalago di Sulzano, diretto da Antonella PastoreL’Iseolago, uno dei nove hotel a «quattro stelle» del  Sebino
L’hotel Rivalago di Sulzano, diretto da Antonella PastoreL’Iseolago, uno dei nove hotel a «quattro stelle» del Sebino
L’hotel Rivalago di Sulzano, diretto da Antonella PastoreL’Iseolago, uno dei nove hotel a «quattro stelle» del  Sebino
L’hotel Rivalago di Sulzano, diretto da Antonella PastoreL’Iseolago, uno dei nove hotel a «quattro stelle» del Sebino

È nato ufficialmente il consorzio Lake Iseo Hotels, che coinvolge nove strutture «quattro stelle» del Sebino: il gruppo di albergatori che dal 2015 si confronta e porta avanti progetti Comuni di promozione turistica, ha eletto come presidente Antonella Pastore, direttrice del Rivalago Hotel di Sulzano, mentre il suo vice sarà Alessandro Ropelato, titolare dell’Araba Fenice di Pilzone d’Iseo. Con loro, i proprietari degli altri «quattro stelle» del lago: il Residence degli Ulivi di Paratico, l’IseoLago e I due Roccoli di Iseo, il relais Mirabella di Clusane, l’Oldofredi di Montisola, il Capovilla di Pisogne e l’Hotel Lovere. L’obiettivo di tutti è di affermare sul Sebino un turismo di qualità, dare forza ad un’offerta molto diversa dal «mordi e fuggi» grazie a uno standard elevato del servizio. «LA NOSTRA CLIENTELA - ha spiegato la Pastore - è diversa da quella che utilizza altre strutture. Avevamo bisogno di un organo che ci rappresentasse. L’obiettivo è quello di condividere i nostri bisogni, suggerimenti e idee con i nostri interlocutori, serve trovare un’identità comune per una promozione efficace del territorio. Ovviamente non siamo un gruppo chiuso: chi avesse il piacere di entrare a far parte del Lake Iseo Hotels però, dovrà avere determinati requisiti. Primo tra tutti essere un 4 stelle» Ci sono però diverse criticità che il Consorzio ha già sottoposto alle amministrazioni locali: la clientela dei «4 stelle» richiede l’eccellenza, ma i servizi che offre il territorio non sempre sono all’altezza di questo tipo di turismo. Lunga la lista: i trasporti sono carenti, i traghetti rari (eccetto tra Sulzano e Montisola), scarsi i parcheggi, non esiste un bus navetta che compia il giro del lago, e nessun taxi boat è presente sul lago. «Serve discutere di questo - continua la presidente - con gli enti di promozione e con le istituzioni, che comunque ci hanno supportato fino ad ora. Dovranno ascoltare il nostro parere e lavorare con noi affinché si possa migliorare il settore, perché l’economia del territorio si può basare anche su questo». Prossimo passo del consorzio Lake Iseo Hotel sarà quello di un percorso che conduca a una certificazione ambientale, altro aspetto su cui, con le amministrazioni locali, si è deciso di puntare. •

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