Iseo al voto, è un duello senza colpi bassi

di Giuseppe Zani
Pieranna FaitaMarco Ghitti
Pieranna FaitaMarco Ghitti
Pieranna FaitaMarco Ghitti
Pieranna FaitaMarco Ghitti

Sfida a due per la poltrona di sindaco. Più che un confronto è stato un idillio, sinora. Lei, Pieranna Faita, per dieci anni assessore alle Politiche sociali, candidata sindaco di «Progetto Iseo», una lista che rivendica una certa continuità con i due lustri guidati da Riccardo Venchiarutti, pesa col bilancino le parole e usa toni soft, da cuore di mamma, evitando con cura di polemizzare. Lui, Marco Ghitti, sindaco dal 1999 al 2009, candidato sindaco di «Iseo futura», una coalizione che ha mobilitato a suo sostegno i big regionali della Lega Salvini, fa il gran signore, è prodigo di complimenti con lei e in pubblico concede che «Pieranna è un valido avversario». NELL’UNICO faccia a faccia che c’è stato, poco c’è mancato che, dopo aver precisato di aver accettato quasi controvoglia la candidatura, Ghitti invitasse a votare la Faita. In quell’occasione, c’è stata sintonia su tutti gli argomenti toccati. «Non lasceremo nessuno indietro», ha assicurato la Faita. «Non alzeremo muri ma costruiremo ponti», ha proclamato Ghitti rivendicando di «essere nato socialista e di voler morire socialista». Anche sul futuro dell’ospedale, tema molto caldo, affrontato a distanza in due serate distinte, non c’è stata disparità di vedute. Entrambi hanno garantito il loro impegno a difendere e anzi potenziare il nosocomio. «Non sarà declassato a cronicario, ma continuerà a essere un presidio per acuti e subacuti», ha assicurato Ghitti. Qualche motivo di apprensione c’è, in effetti, e riguarda la continuità del punto-nascita, che nel 2018, per la prima volta, ha totalizzato 439 parti scendendo sotto la soglia di legge fissata a 500. Un punto-nascita, però, chiude quando va sotto quota 500 per tre anni. I numeri non sono ancora tutti contro. AL PROPOSITO, Pieranna Faita ha raccontato di un incontro con una sezione di bambini svoltosi di recente in municipio. «Otto su 10 di questi bimbi ci hanno detto di essere nati a Brescia - s’è tolta un sassolino -. Il calo registrato nel punto-nascita di Iseo è anche dovuto alla chiusura del Consultorio pubblico e alla sua sostituzione con un Consultorio privato decise dalle stesse forze politiche che ancora governano in Regione». L’unica punzecchiatura. Per il resto, sia pure con qualche differenza, le promesse elettorali dell’uno inseguono le promesse elettorali dell’altra in vista del voto ormai imminente, domenica prossima 26 maggio. Entrambi sono per riportare in salute il lago, realizzare un centro sociale per anziani, recuperare il patrimonio edilizio, portare il metano al Dossello e l’acqua a Bosine, eccetera eccetera. Entrambi sono prossimi alla pensione. «Io smetto a settembre, lui a dicembre», ha svelato con una punta di malizia la Faita. Come dire: io potrei attivarmi prima. Lei ha per motto #sappiamocomesifa; lui, tranquillizzante, #futuroconesperienza. Forse la differenza la possono fare le rispettive squadre sguinzagliate per il porta a porta. Faita ha confermato solo tre consiglieri uscenti. Ghitti ne ha confermati due e ha il 50% della lista che afferisce a Lega Salvini, Forza Italia e Fratelli d’Italia. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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