Cologne, l’albergo per cani era abusivo: vacanze rovinate per i padroni

di Simona Duci
Il rifugio era senza autorizzazioni: gli animali erano in buona salute ma soggiornavano in box e gabbie prive dei requisiti sul benessere
I cani erano in buone condizioni di salute, ma erano alloggiati  in box non allineati alla norma sul benessere
I cani erano in buone condizioni di salute, ma erano alloggiati in box non allineati alla norma sul benessere
I cani erano in buone condizioni di salute, ma erano alloggiati  in box non allineati alla norma sul benessere
I cani erano in buone condizioni di salute, ma erano alloggiati in box non allineati alla norma sul benessere

Venti cani di ogni razza e taglia alloggiati in gabbie improvvisate, in alcuni casi obbligati alla convivenza di branco. Tutti gli animali erano stati affidati in buona fede dai padroni partiti per le vacanze a un ostello per quattrozampe di Cologne privo di ogni autorizzazione. La struttura abusiva è stata scoperta dalla Polizia locale. Gli agenti del Montorfano, raccolti una serie di indizi hanno deciso di effettuare un’ispezione nel rifugio gestito da una cinquantenne. Durante il controllo gli agenti guidati dal comandante Luca Leone, hanno appurato che cucce e spazi destinati ai cani erano privi dei requisiti imposti dal benessere animale. Bix e gabbie - secondo la relazione della Polizia locale - erano costruiti senza tenere conto dei parametri stabiliti dalla normativa. All’interno delle stanze sono stati trovati una ventina di cani in tutto, lasciati in custodia per un breve periodo.
Gli animali hanno accertato gli agenti erano in buone condizioni di salute, nutriti, idratati e con la possibilità di effettuare lo sgambamento quotidiano. Il problema era anche legato alla complessa convivenza tra esemplari di piccola taglia e cani più grandi. Anche l’igiene delle lettiere era soddisfacente. Ma come detto, l’hotel-rifugio era privo di qualsiasi autorizzazione o permesso. I vigili hanno appurato che l’attività era priva di Scia , mai richiesta agli uffici comunali di Cologne. Il rifugio abusivo e in attività da anni, inoltre non aveva mai ottenuto l'autorizzazione sanitaria dall'Ats del distretto veterinario di Rovato per la detenzione degli animali.

I cani non erano stati censiti nel registro di entrata ed uscita. Le gabbie in cui erano ospitati, non sono risultate conformi al regolamento regionale Lombardia per gli animali d'affezione, oltre ad essere in numero inferiore rispetto agli esemplari ospitati. Non essendoci i presupposti per un sequestro, i cani sono stati semplicemente restituiti ai legittimi proprietari che in molti casi hanno dovuto sospendere la vacanza o incaricare un parente o un amico di recuperare il proprio animale. La struttura abusiva invece è stata segnalata ad Ats per le prescrizioni di sospensione dell'attività fino a quando avrà ottenuto i permessi e messo a norma i locali. Sono inoltre in corso anche indagini in materia edilizia sulla base di sospetti, sulla violazione della normativa sulla destinazione ed uso degli spazi del cascinale, rispetto a quanto inserito nel catasto. Per ora alla cinquantenne di Cologne è stata comminata una sanzione da 2000 mila euro per non aver presentato ed ottenuto i permessi per l'avvio dell'attività.•.

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