La «classe di ferro» del 1941 festeggia insieme al Presidente

di Massimiliano Magli
La «classe di ferro»  1941 di Chiari riunita per festeggiare gli ottant’anni al ristorante
La «classe di ferro» 1941 di Chiari riunita per festeggiare gli ottant’anni al ristorante
La «classe di ferro»  1941 di Chiari riunita per festeggiare gli ottant’anni al ristorante
La «classe di ferro» 1941 di Chiari riunita per festeggiare gli ottant’anni al ristorante

Appartenere a una «classe» è di per sé fonte di orgoglio, e se poi a quella casella anagrafica corrisponde un italiano più che illustre i motivi di orgoglio aumentano. Per esempio, avere 80 anni oggi significa condividere l’età col presidente della Repubblica, e a Chiari i protagonisti della festa della classe (naturalmente di ferro) 1941 hanno avuto l’onore e il piacere di ricevere le felicitazioni del coscritto inquilino del Quirinale. Una sorpresa eccezionale quella che ha riguardato gli ottantenni clarensi, che nei giorni scorsi si sono ritrovati a pranzo per festeggiare anche il saluto di Sergio Mattarella. Il Presidente ha inviato infatti una lettera ai suoi coetanei della cittadina delle Quadre. Lo ha fatto attraverso il portavoce Simone Guerrini rivolgendosi a Carolina Montini Bolognini che, senza pensare a un esito tanto felice, gli aveva inviato a sua volta una lettera per invitarlo a una condivisione, quantomeno ideale, della cerimonia. Il risultato è stato piacevolissimo. Confermandosi prima di tutto un cittadino gentile, Mattarella ha risposto alla classe del ’41 attraverso il responsabile delle comunicazioni esterne: «Il presidente della Repubblica ha ricevuto la sua cordiale lettera - scrive a Carolina - e mi incarica di ringraziarla per le calorose espressioni di stima e di augurio, davvero molto gradite, che ha voluto indirizzargli a nome del comitato promotore della classe 1941. Confidando di riuscire a vincere presto, tutti insieme, la pandemia da Covid 19 anche grazie ai vaccini, il presidente Mattarella in occasione della vostra festa dell’ottantesimo invia a lei e agli inossidabili coetanei clarensi il proprio saluto con i migliori auguri». Radunati nel ristorante Solive di Corte Franca, i neo ottantenni sono rimasti di stucco. Giuseppe Delfrate, tra i coetanei presenti e amico di Carolina: «Non potevamo credere ai nostri occhi - commenta - tanto davamo per difficile la possibilità che il presidente potesse avere il tempo di risponderci. La commozione di tutti è stata enorme».•.

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