La nautica piange Besenzoni

di Simona Duci
Addio a  Giovanni Besenzoni
Addio a Giovanni Besenzoni
Addio a  Giovanni Besenzoni
Addio a Giovanni Besenzoni

Un’icona, figlio di un pensiero avanguardistico, precursore dei tempi e dell'imprenditoria innovativa, Giovanni Besenzoni, 77 anni, di Sarnico, se n’è andato lasciando nel dolore la moglie Antonietta, i tre figli Giorgio, amministratore delegato dell'azienda, Alessandra e Fiorella, oltre che tutta la comunità addolorata per la perdita. L'imprenditore della nautica aveva costruito la sede operativa della sua «Besenzoni spa», a Paratico. Con lui se ne va un pezzo di storia del Sebino, una persona che tutti ricordano, gentile, brillante e generosa, molto amata dai suoi collaboratori e fortemente legato al suo territorio, che ha dato lavoro a centinaia di giovani. Tutto è cominciato oltre mezzo secolo fa, nel 1967 con l’apertura di una piccola azienda artigianale, anno dopo anno la crescita è stata costante fino a raggiungere una rilevanza internazionale nel settore della nautica. L'impresa, grazie alla lungimiranza di Besenzoni, è diventata un vero punto di riferimento nel settore, con oltre 100 dipendenti che ogni giorno producono tecnologiche passerelle telecomandate e poltrone di comando super glamour per yacht di vip e armatori di mezzo mondo. La sua fama lo precede a livello internazionale, nel 2004 è premiato a Genova nella sede della Confindustria Nautica, per il suo contributo al settore. Nel 2009 ancora un altro premio, nel Palermitano, come «Pioniere della nautica 2008». La sua genialità gli ha permesso di creare prototipi che hanno reso la sua figura qualcosa di diverso dal semplice industriale. Besenzoni, dall'anima del sognatore, dalla visione originale, ha potuto vedere alcuni dei suoi accessori nautici, proprio grazie alla peculiarità e il loro valore sperimentale, esposti al Museo nazionale della scienza e della tecnica «Leonardo Da vinci» di Milano. I funerali si terranno questa mattina alle 10, nella parrocchiale di Sarnico, dove sarà possibile dare l'ultimo saluto. Il lago di Iseo ha perso uno degli uomini che ha fatto di questo territorio qualcosa di unico al mondo. •

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