La scuola del futuro? Ipertecnologica e green

di Cinzia Reboni
In un rendering la nuova elementare di Castegnato che sorgerà nello spazio usato come parcheggio durante «Franciacorta in Bianco»
In un rendering la nuova elementare di Castegnato che sorgerà nello spazio usato come parcheggio durante «Franciacorta in Bianco»
In un rendering la nuova elementare di Castegnato che sorgerà nello spazio usato come parcheggio durante «Franciacorta in Bianco»
In un rendering la nuova elementare di Castegnato che sorgerà nello spazio usato come parcheggio durante «Franciacorta in Bianco»

Moderno, ipertecnologico e «green». A Castegnato il sogno di un «polo scolastico» innovativo è ormai dietro l’angolo. Il fulcro della «cittadella del sapere» sarà la nuova elementare che sorgerà nell’area tra via Scuole e via Casella - attualmente destinata due giorni l’anno al parcheggio di «Franciacorta in Bianco» -, a pochi metri dalle medie e dalla materna. L’edificio - grazie ad un investimento che supera gli 11 milioni di euro, sarà a misura di futuro, ovvero ecosostenibile, soprattutto dal punto di vista dei consumi energetici, e a prova di terremoto. «PRIMA DI DECIDERE di costruire un edificio ex novo abbiamo fatto una mappatura di quello esistente - spiega il sindaco di Castegnato, Gianluca Cominassi -. L’attuale scuola di via Gallo risale alla fine degli anni Cinquanta, con una parte nuova costruita negli anni ’90, ma non è a norma e, soprattutto, lamenta alcune carenze, come l’assenza di ascensori e una dislocazione delle aule poco pratica. Sono stati effettuati carotaggi, prelievi, prove di torsione dell’edificio. L’obiettivo era quello di evitare un ulteriore consumo di suolo, ma alla fine la soluzione della nuova costruzione si è rivelata la più economica, e quella che permetterà grossi vantaggi anche dal punto di vista del risparmio energetico». IL CONSIGLIO COMUNALE ha approvato nei giorni scorsi la variazione al bilancio di previsione 2019-2021 proprio per far fronte all’operazione. «Rispetto al progetto originario, di circa 9 milioni di euro, dopo l’intervento dell’ente verificatore la cifra definitiva si è alzata a 11,6 milioni, compresi i 500 mila euro necessari per la demolizione dell’edificio esistente - spiega il sindaco Gianluca Cominassi -. La boccata d’ossigeno fortunatamente arriverà dal Miur, che finanzierà l’intervento con 6,7 milioni. Il resto verrà reperito attraverso il contributo del gestore servizi energetici, gli oneri di convenzione edilizia per la tangenzialina della Pianera e 414 mila euro di avanzo di bilancio disponibile dall’esercizio del 2018». Mancavano all’appello 1.534.000 euro. La somma è stata reperita aprendo un mutuo trentennale con la Cassa depositi e prestiti. «Dovremo pagare una rata annua di 68 mila euro - annuncia il primo cittadino -, ma il Consiglio comunale ha deciso di non aumentare le tasse: andremo a recuperare la cifra tagliando le spese un po’ in tutti i settori. Un piano di razionalizzazione delle risorse che non avrà ricadute sui cittadini». Ora è una corsa contro il tempo. I lavori vanno infatti appaltati entro il 5 maggio 2020, pena la perdita del finanziamento del Miur. «Se non ci saranno intoppi, nell’autunno del 2020 potrebbero già entrare in azione le prime ruspe - spiega Cominassi -. Sono previsti 24 mesi di lavori, quindi tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 la scuola elementare sarà pronta. L’attuale edificio di via Gallo verrà demolito soltanto quando sarà pronto il nuovo, per evitare traslochi temporanei dei ragazzi in altre sedi provvisorie. Un modo per azzerare ogni tipo di disagio». Il nascente complesso didattico sarà distribuito su tre piani, con 20 aule e dieci laboratori ampi e modulabili per ospitare lavori di piccoli gruppi. LA MENSA, che deve far fronte ad una richiesta di 240 coperti, metterà a disposizione 150 pasti su 2 turni. Ci saranno poi la biblioteca, un orto pensile al primo piano, uno spazio polifunzionale e una palestra. La scuola sarà dotata di ascensori, attrezzata per i ragazzi disabili, ed ospiterà inoltre la segreteria di tutto l’Istituto comprensivo, attualmente insediata nelle scuole medie. «Non si poteva perdere questa occasione: ora o mai più - ammette Cominassi -. É del tutto evidente che senza questi contributi un intervento di oltre 11 milioni non sarebbe mai stato possibile con le sole risorse del Comune». Il futuro dell’area di via Gallo resta per ora un’incognita. «Venderla aiuterebbe a fare cassa, ma bisognerebbe cambiare la destinazione d’uso per renderla più appetibile - spiega il sindaco -. La zona permette di aprire vari scenari, ma nell’immediato non è stato individuato nulla e non sono stati fatti progetti». Non è neppure stato deciso se il nome della scuola elementare rimarrà «De Amicis» o se cambierà. «Lo deciderà la prossima Amministrazione...». IL FINANZIAMENTO del Miur per complessivi 1,7 miliardi di euro destinati agli interventi sugli edifici scolastici nel triennio 2018-2020 per la messa in sicurezza, adeguamento sismico, ammodernamento delle fonti energetiche e scuole nuove di zecca, ha soddisfatto 71 richieste bresciane, di cui 6 presentate dall’Amministrazione provinciale, per un fabbisogno economico di oltre 127 milioni di euro ed una richiesta di contributi che sfiora i 100 milioni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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