La strada del
Sebino è un
immondezzaio. Scatta l’emergenza

di Alessandro Romele
Contro i «furbetti» dei rifiuti la Comunità montana del Sebino propone delle fototrappole Sacchetti dell’immondizia abbandonati vicino alla galleria di Marone Le microdiscariche abusive sul ciglio della sp 510 sono anche una minaccia alla sicurezza
Contro i «furbetti» dei rifiuti la Comunità montana del Sebino propone delle fototrappole Sacchetti dell’immondizia abbandonati vicino alla galleria di Marone Le microdiscariche abusive sul ciglio della sp 510 sono anche una minaccia alla sicurezza
Contro i «furbetti» dei rifiuti la Comunità montana del Sebino propone delle fototrappole Sacchetti dell’immondizia abbandonati vicino alla galleria di Marone Le microdiscariche abusive sul ciglio della sp 510 sono anche una minaccia alla sicurezza
Contro i «furbetti» dei rifiuti la Comunità montana del Sebino propone delle fototrappole Sacchetti dell’immondizia abbandonati vicino alla galleria di Marone Le microdiscariche abusive sul ciglio della sp 510 sono anche una minaccia alla sicurezza

Da strada panoramica a monumento all’inciviltà il passo è stato breve per la sp 510. Dal lockdown il nastro d’asfalto che corre a mezzacosta lungo il lago d’Iseo è costellato di micro-discariche abusive. Sacchetti di immondizia e rifiuti si stanno accumulando a bordo carreggiata invadendo corsie di emergenza e piazzole di sosta. L’asfalto è ricoperto anche di mascherine e guanti in lattice che dovrebbero essere smaltiti secondo rigorose procedure. Un problema igienico-sanitario, ma anche di sicurezza considerato che l’immondizia è un ostacolo alla circolazione e spesso penalizza la visibilità. Un problema che non si risolve anche per ragioni burocratiche. LA RICHIESTA AVANZATA alla Provincia dalla Comunità montana del Sebino Bresciano di un’azione sinergica tra i due enti è per ora caduta nel vuoto. «Oggettivamente il Broletto fatica a contenere il fenomeno – spiega Marco Ghitti presidente della Comunità montana del Sebino -. I sopralluoghi effettuati dalle Guardie ecologiche hanno evidenziato una situazione insostenibile. Abbiamo dato la nostra disponibilità a collaborare - continua Ghitti -. La soluzione potrebbe essere la sistemazione di fototrappole che riescano a identificare chi abbandona rifiuti nelle varie aree di sosta, ma è chiaro serve l’autorizzazione della Provincia». Quello del degrado della 510 è solo uno degli aspetti ambientali che minacciano il territorio finiti sotto la lente della Comunità montana. «Stiamo istituendo un gruppo di lavoro sulle emergenze ecologiche - spiega Ghitti -: un rappresentante per ogni Comune, congiuntamente alle Gev, monitorerà il territorio indicando i punti più soggetti all'abbandono rifiuti in modo da intervenire in modo tempestivo, anche con operazioni mirate di pulizia. Nel nostro progetto, inoltre, ci sarà una parte dedicata alla sensibilizzazione e alla formazione dei più piccoli, poiché crediamo che la coscienza ecologica possa formarsi fin dall’infanzia». Sul territorio c'è poi chi ha deciso di organizzare gruppi di volontari locali per ripulire i centri storici, piazze e vie dei paesi del Sebino. È il caso di Sale Marasino, dove è partita una serie di interventi volti a tutelare l’estetica e il decoro del paese con i volontari impegnati in operazione di pulizia. «Vogliamo sensibilizzare i cittadini – spiega l’assessore all’Ambiente Nicola Della Torre – sul tema del bene comune. È fondamentale molto coinvolgere gli abitanti nella tutela e valorizzazione del verde». Le persone che vogliono dedicare qualche ora alla salvaguardia di parchi e giardini pubblici possono contattare direttamente il Comune. •

Suggerimenti