Le Torbiere voltano pagina, Bosio è in pole

di Alessandro Romele
Più luci che ombre nel mandato del presidente Emma Soncini Una suggestiva immagine della zona umida delle  Torbiere del Sebino
Più luci che ombre nel mandato del presidente Emma Soncini Una suggestiva immagine della zona umida delle Torbiere del Sebino
Più luci che ombre nel mandato del presidente Emma Soncini Una suggestiva immagine della zona umida delle  Torbiere del Sebino
Più luci che ombre nel mandato del presidente Emma Soncini Una suggestiva immagine della zona umida delle Torbiere del Sebino

Le Torbiere voltano pagina, ma la corsa ai vertici del Consorzio di gestione è un rebus scandito da polemiche. Dopo tre anni e mezzo di mandato, mercoledì si chiude l’esperienza di Emma Soncini alla guida dell’ente che sovraintende all’oasi del Sebino. Un mandato scandito da vertenze, ma anche da risultati importanti come l’accesso ai fondi del bando regionale che porterà nelle casse dell’ente circa 100mila euro da impiegare nel progetto I Like Torbiere», che tra le tante idee, prevede anche il miglioramento ed il riammodernamento del Centro visitatori. GRANDE importanza è stata data alla didattica. «Ci è sembrato giusto e doveroso – ha spiegato in conferenza stampa Soncini – Puntare sulla formazione e sul coinvolgimento dei bambini e delle scolaresche del territorio: sensibilizzarli vuol dire assicurare un futuro all’ambiente che ci circonda». Sotto la sua gestione, l’ente ha trovato un accordo con Acque Bresciane per risolvere il problema degli scarichi fognari all’interno dell’area. Oltre a questo si è registrato anche un aumento dei numeri: da trentamila ticket d’ingresso staccati all’anno, si è passati a 50 mila. Più persone ci sono e più la fauna potrebbe pagarne le conseguenze. Il tema vigilanza diventa prioritario. «Siamo riusciti – sottolinea il presidente uscente – a diventare Ente gestore di guardie autonome, e questa è una grande opportunità, poiché in futuro potremmo gestire direttamente la vigilanza e non dipendere da altri. Spero vivamente che il mio successore possa usufruire di questa possibilità: se vogliamo far si che la Riserva cresca, serve passare anche da una più stretta sorveglianza». TRA TANTI aspetti positivi c’è però qualche nota stonata «Purtroppo – chiude – c’è sempre il rischio che l’area venga vista come un Parco, e non come una Riserva Naturale». Nominata come referente per il Comune di Provaglio d’Iseo, le è già stato proposto di continuare come consigliere nel Direttivo che, per alternanza, avrà come presidente una figura nominata dal Comune di Iseo. Con tutta probabilità, a raccogliere l’eredità della Soncini, sarà la ex guardia venatoria Gianbattista Bosio. •

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