URBANISTICA

Meno cemento, più benefit. A Chiari il polo logistico bis è ok

di /// Massimiliano Magli
L’area dove sorgerà il polo logistico bis di Chiari: l’operazione è stata ridotta dal punto di vista dell’impatto
L’area dove sorgerà il polo logistico bis di Chiari: l’operazione è stata ridotta dal punto di vista dell’impatto
L’area dove sorgerà il polo logistico bis di Chiari: l’operazione è stata ridotta dal punto di vista dell’impatto
L’area dove sorgerà il polo logistico bis di Chiari: l’operazione è stata ridotta dal punto di vista dell’impatto

La logistica fa il pieno a Chiari. A distanza di dodici anni dal varo del Pgt è stato assegnato anche il secondo comparto del Polo del produrre. Poco meno di 200 mila metri quadrati che vanno in assegnazione a Techbau per la realizzazione di capannoni per la gestione delle merci. Andranno a sud-est del comparto ex Sma-Auchan, oggi provvisoriamente utilizzato da Esselunga in attesa della fine lavori della logistica di Ospitaletto. Il «copione» è il solito: scatola vuota, come a Castrezzato, edificata da Techbau e poi la vendita al miglior offerente.

Una strategia contestata dagli ambientalisti, «visto che il consumo di suolo – come ricorda Silvio Parzanini di Legambiente – sarebbe già da bloccare in tutta la Lombardia, mentre a Brescia ci troviamo pezzi di campagna edificati per la tentata vendita». Rispetto a quanto previsto dal Comune nel 2009, l’esecutivo guidato dal sindaco Massimo Vizzardi ha puntato su una trattativa per ridurre le volumetrie. L’operazione è ruotata attorno al dirigente del Settore Territorio Aldo Maifreni che mercoledì ha formalizzato l’accordo con una riduzione di 60 mila metri quadri di superficie di pavimento. Rispetto ai 145 mila metri previsti l’intervento riguarderà soltanto 84 mila metri, con un’autorizzazione massima di superficie coperta pari a 80 mila metri quadrati. L’accordo ha visto infatti anche un incremento del 30% in più di verde rispetto alle previsioni del Pgt vigente. Saranno previsti 40 mila metri quadrati di bosco per mitigare la vista dei nuovi capannoni.

I lavori dovrebbero iniziare in autunno, giusto il tempo di ottimizzare alcune formalità notarili. Restano gli interrogativi di rito: come potrà la sp72 mai adattata al casello Brebemi e al polo logistico Logimea sopportare anche un nuovo insediamento tanto impattante? Spetterà anche ai sindaci dell’Area Vasta (Chiari, Rudiano, Castelcovati e Urago d’Oglio) spendere al meglio i 2,7 milioni in arrivo come oneri di urbanizzazione e standard. Un milione o poco meno sarà destinato a una maxi ciclabile Chiari-Rudiano. Il resto è ancora da destinare. Certamente anche la Provincia non può restare a guardare una strada che oggi conta un traffico enormemente superiore rispetto a 10 anni fa. •.

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