Migliora l’allevatore incornato da un toro «Gli è andata bene»

di G.C.C.
Il ferito caricato sull’elicottero
Il ferito caricato sull’elicottero
Il ferito caricato sull’elicottero
Il ferito caricato sull’elicottero

Dovrebbe tornare a casa nel giro di alcuni giorni l’allevatore 46enne (S.D. le iniziali) ricoverato al Civile di Brescia dopo essere stato colpito dalla testata di un toro nell’allevamento Dossi a Palazzolo. Racconta il fratello 40enne: «Sta meglio, l’ho visto in piedi e credo tornerà tra un paio di giorni. È andata bene, ha riportato la frattura di un paio di costole, un dito schiacciato e una botta al fegato. L’animale, che non sappiamo ancora quale sia, girandosi di scatto lo ha schiacciato contro la transenna del box facendolo cadere. Per fortuna è riuscito a uscire e a chiedere aiuto». Lo zio, 77anni ben portati, al lavoro nella stalla sul lato opposto della strada, spiega: «I tori non sono bestie cattive, ma essere scaraventati a terra è questione di un attimo e per fortuna quello che lo ha colpito non doveva avere corna lunghe e sviluppate. Sono torelli sui venti mesi, anche se pesano quintali. In passato era successo a me e a suo padre. Lui è stato bravo ad uscire dalla gabbia senza farsi pestare». Nella cascina di via Gardale, la notizia che il 46enne è fuori pericolo ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti. Un veterinario spiega che «il rischio più grave della testata di un bovino non è tanto la frattura delle costole o dello sterno, quanto la possibilità che la forza schiacciando la cassa toracica provochi un’emorragia interna o danni agli organi».

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