Montisola chiude in chiaroscuro: «Un settembre quasi normale»

di Alessandro Romele
Turisti a Montisola: solo a settembre numeri in linea col passato
Turisti a Montisola: solo a settembre numeri in linea col passato
Turisti a Montisola: solo a settembre numeri in linea col passato
Turisti a Montisola: solo a settembre numeri in linea col passato

Tempo di bilanci, per il settore turistico di Montisola. E come da cinque anni ormai, il parametro sotto la lente, a fini statistici ed economici, è quello fornito dall'imposta di sbarco: un euro sul normale costo del biglietto del traghetto in viaggio verso i porti isolani dalla terraferma, che indica il dato relativo al numero dei visitatori. C'ERA DA ASPETTARSELO: è netta la diminuzione rispetto al periodo da gennaio a fine settembre del 2019. Il lockdown primaverile ha influito eccome sull'arrivo dei turisti, e il resto lo ha fatto la chiusura temporanea delle frontiere, che hanno impedito agli stranieri di venire fin qui. Il bicchiere però è mezzo pieno per gli amministratori: «Possiamo dire – ha spiegato Guglielmo Novali, assessore di Montisola - che nonostante il calo del turismo in linea con la media nazionale, la stagione estiva da noi si è salvata. Da quello che sento dalle attività ricettive, che ricordo sull'isola essere principalmente ristoranti e bar, sembra infatti che nonostante tutto si è lavorato bene. Lo dimostra il dato del mese di settembre in linea con il 2019, mentre per le strutture alberghiere ha pesato molto l'assenza di stranieri». Se a settembre, come dichiarato da Novali, le entrate dall'imposta di sbarco sono state pressoché identiche all'anno passato – 49 mila euro – alla fine del mese di agosto si è registrato un meno 51 percento rispetto al 2019, che fece incassare 338 mila euro all'amministrazione comunale. Al 31 agosto invece, il dato dice 172 mila euro: circa la metà. Da ricordare, come spesso sottolineato dal primo cittadino Fiorello Turla, che gli introiti provenienti dalla tassa di sbarco verranno investiti nel territorio, per migliorare infrastrutture e sentieri, di cui l'isola è ricca e per i quali in questi ultimi anni si è sviluppato il «turismo verde, dolce e sostenibile». IL FUTURO è incerto, come per tutto il lago d'Iseo: nonostante tutto però, e finché si potrà, l'Amministrazione intende proporre eventi e rassegne, per sostenere l'economia locale e promuovere i prodotti tipici del territorio, come il pesce, l'olio e gli insaccati. Proprio per questo motivo, fino alla metà di novembre, otto tra ristoranti e bar proporranno (rigorosamente a pranzo) menù ad hoc all'interno di una rassegna enogastronomica organizzata con la collaborazione della cooperativa Clarabella Agricola e la condotta Slow Food di Sebino e Franciacorta - informazioni su www.visitmonteisola.it. •

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