Oltre dieci auto finiscono nel mirino dei ladri «seriali»

di S.DUC.

«Topi d’auto» alla riscossa: armati di arnesi da scasso e grimaldelli per aprire le vetture, rompere il vetro o scassinare la serratura, sono tornati a colpire in settimana. Il bottino è di poco conto; danni ed arrabbiatura su valori più alti. Il tour dei ladruncoli è cominciata lunedì a Cazzago per concludersi ieri a Palazzolo, una decina le effrazioni mese a segno; tra le auto prese di mira una era parcheggiata nel giardino di casa. Il ladro ha scardinato la portiera ed ha sfilato una borsa contenente alcuni vestiti (ripreso da una telecamera interna). A Passirano, sono stati due gli episodi segnalati nella zona del cimitero. Tra Capriolo e Adro, quattro, e Castegnato altri due. Ma tra i tanti furti messi a segno uno è anche «esilarante» - così l’ha definito al netto della rabbia il proprietario dell’auto - commesso sicuramente da un ladro abbastanza sprovveduto o distratto. «Ho lasciato la mia vecchia Volvo parcheggiata vicino al sottopassaggio nella zona del cimitero di Castegnato - ha raccontato il proprietario, un insegnante - aperta con le chiavi inserite nel quadro. Nel baule inoltre avevo appoggiato materiali e attrezzi di un certo valore, ma il ladro poco pratico del mestiere ha sfondato il finestrino e ha rubato una borsa con dentro del materiale didattico di poco conto. Devo dire che oltre ad averci guadagnato meno di zero ha fatto anche una bella figuraccia, perché anche la portiera era aperta, e con le chiavi in bella vista avrebbe potuto benissimo andarsene a bordo della mia Volvo vintage» ha concluso con un sospiro di sollievo il derubato. •

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