«Operazione edilizia
privata il Comune
solo spettatore»

di Eugenio Barboglio
Il municipio di Gussago, l’amministrazione è in carica dal 2017
Il municipio di Gussago, l’amministrazione è in carica dal 2017
Il municipio di Gussago, l’amministrazione è in carica dal 2017
Il municipio di Gussago, l’amministrazione è in carica dal 2017

«Ho letto parole come Giunta, Commissioni, ma questi organi non sono coinvolti nella vicenda della area ex deposito di autobus Sia al centro del paese», esordisce così il sindaco di Gussago, Giovanni Coccoli, attaccato nel consiglio di lunedì dal capo dell’opposizione, Stefano Quarena. Ma quello che assolutamente tiene a precisare, Coccoli, oltre al fatto che Giunta e Commissioni non c’entrino niente nella progetto edilizio, è che «non siamo difronte ad una procedura di appalto: l’area è privata, peraltro non so neppure di chi sia. E il progetto risale addirittura alla precedente Giunta Lazzari, in pratica gli stessi che ora fanno l’interrogazione. Un progetto del 2010 conforme al Piano di governo del territorio di Gussago. E perciò assolutamente non soggetto a passare dalla commissione urbanistica presieduta dall’architetto Gianluca Gallucci. L’area era già residenziale, per i cantiere c’è stato solo bisogno di un permesso di costruire che ha interessato l’ufficio tecnico e non organi politico-amministrativi». INSOMMA, il Comune è spettatore rispetto ad una operazione tutta privata. «E’ vero che ci siamo espressi affinchè le aree dismesse, compresa questa, fossero recuperate. Ma questo non vuole assolutamente dire che vogliamo fare favori a qualcuno. Lo studio di architettura Gallucci-Terlizzi è stato scelto tempo fa dai proprietari dell’area». Il sindaco al fine di sgombrare da qualsiasi ombra l’operazione sull’area di via IV Novembre («privata, lo ribadisco»), richiama l’articolo 78 del Testo unico degli enti locali «il quale fa obbligo solo ai componenti di Giunta competenti in materia di urbanistica, edilizia e lavori pubblici dall’astenersi dall’esercitare attività professionali in questi settori. Dunque, nel nostro caso non si può parlare di incompatibilità nè di conflitto di interessi. Del resto lo stesso Quarena nell’interrogazione riconosce che non vi è alcuna illegittimità. Quanto all’opportunità, ricordo ancora che la commissione presieduta da Gallucci non ha competenza». Coccoli, ribadendo con forza che non si può certo parlare di appalti e di scandali, conferma la piena fiducia non solo all’architetto Gallucci ma anche all’assessore ai Lavori Pubblici, De Pascalis, tirato in ballo dall’opposizione. «L’assessore infatti è stato accusato di avere sollecitato qualche tempo fa un articolo sulla stampa locale, enfatizzando l’operazione sull’area di via IV Novembre. Non c’era alcuna volontà nè interesse a pubblicizzare un progetto privato da parte di De Pascalis - conclude Giovanni Coccoli -, non a caso la richiesta non partì dal Municipio ma dal giornalista che voleva approfondire la sorte dell’area». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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