Per i nonni arriva la videochiamata che allunga la vita

Videochiamate assistite alla RsaLa Fondazione Richiedei di Gussago: per gli ospiti della Residenza sanitaria assistita c’è un servizio di videochiamata con i congiunti
Videochiamate assistite alla RsaLa Fondazione Richiedei di Gussago: per gli ospiti della Residenza sanitaria assistita c’è un servizio di videochiamata con i congiunti
Videochiamate assistite alla RsaLa Fondazione Richiedei di Gussago: per gli ospiti della Residenza sanitaria assistita c’è un servizio di videochiamata con i congiunti
Videochiamate assistite alla RsaLa Fondazione Richiedei di Gussago: per gli ospiti della Residenza sanitaria assistita c’è un servizio di videochiamata con i congiunti

Mario Leombruno Sono davvero i soggetti fragili di questa epidemia: non solo i più esposti agli effetti nefasti del contagio a causa di una tempra fisica già debilitata dall’età o da patologie pregresse, ma anche alla separazione dagli affetti. Ma per gli anziani ospiti delle case di riposo, questa crisi sta stimolando risposte specifiche, mirate per le esigenze di questo delicato momento. E a volte basta una telefonata, o una videochiamata, come stanno facendo alla Richiedei di Gussago, per tenere gli ospiti in contatto con i loro affetti. TRA LE AZIONI messe in atto per superare l’emergenza da Coronavirus c’è stata la chiusura alle visite delle Residenze sanitarie assistenziali per tutelare la salute degli anziani che vi risiedono. Sono ben note a livello scientifico tanto la correlazione tra emozioni e salute, quanto il fatto che l’impossibilità di mantenere rapporti con i propri cari tende a deprimere l’umore degli anziani residenti, e suscita nei parenti sensi di colpa per non essere al loro fianco. Ecco perché il 25 marzo la Fondazione Richiedei ha presentato il «Progetto E-motivo». Maria Massa, direttore delle risorse umane della Fondazione, e Diego Feliciani, educatore e counselor, rispettivamente responsabile e coordinatore del progetto, hanno considerato tutte le possibili ricadute e sono risaliti alle competenze necessarie per assolvere nella maniera più efficace possibile il servizio. Il direttore sanitario Silvano Prestini e il presidente della Fondazione Richiedei Carlo Bonometti hanno dato il via libera e il servizio è cominciato il 27 mattina permettendo la riacquisizione del contatto visivo e verbale tra residenti e parenti tramite videotelefonate. Il progetto è rivolto ai 170 residenti nella struttura di Gussago che, guidata da Daniela Piubeni e con responsabile medico Gianpaolo Balestrieri, comprende i due piani del «cubo bianco», il reparto Alzheimer, la riabilitazione e la casa albergo. Lo stesso progetto è stato avviato anche nel reparto di geriatria del plesso di Palazzolo guidato dalla dottoressa Luigina Scaglia. •

Suggerimenti