IL CASO

Iseo, fanno razzia di merendine al bar e il proprietario li avverte: "So chi siete: o chiedete scusa o vi denuncio"

di Simona Duci
I responsabili sarebbero quattro giovanissimi. Sono stati ripresi dalle telecamere
Nelle immagini (qui con i volti oscurati) si riconoscono i responsabili: dovranno pentirsi o essere denunciati
Nelle immagini (qui con i volti oscurati) si riconoscono i responsabili: dovranno pentirsi o essere denunciati
Nelle immagini (qui con i volti oscurati) si riconoscono i responsabili: dovranno pentirsi o essere denunciati
Nelle immagini (qui con i volti oscurati) si riconoscono i responsabili: dovranno pentirsi o essere denunciati

Ultimatum alla banda delle merendine: «Pentitevi, chiedere scusa e, perché no, lavorate con me. Se lo farete, non andrò a denunciarvi». Questa la proposta che un esercente di Iseo lancia a un gruppo di giovanissimi, tutti riconoscibili dalle immagini della videosorveglianza, che erano penetrati nel locale facendo razzia di brioches e di altri generi di conforto. Reduci da una serata di festeggiamenti hanno fatto razzia di brioches facendo intrusione in un bar mentre era chiudo.

Il barista però li ha scoperti, «Venite a lavorare da me o vi denuncio». L’ultimatum è scattato domenica mattina. Il proprietario di un noto locale del porto di Iseo che dopo essere arrivato al bar per l’apertura ha trovato i vassoi che avrebbero dovuto contenere brioches e pizzette per la colazione dei clienti, appena consegnati dal fornitore completamente vuoti. Le leccornie sono state divorate dai famelici teppisti che una mezzora prima dell’arrivo del barista, si sono intrufolati nella veranda del locale. Dietro di loro però, oltre alle briciole sono rimaste anche altre tracce: le immagini della videocamera di sorveglianza esterna al bar, con cui è stato possibile identificare nell’immediato i responsabili del furto.

Quattro i ragazzini tutti minorenni, tra i 15 e i 17 anni, colpevoli di golosità che alle 4 di mattina si sono introdotti nel locale, violando le chiusure della veranda, tutti residenti in zona. «Sappiamo nomi e cognomi - ha sottolineato il proprietario -: le videocamere hanno ripreso tutta la scena. Non è una questione di soldi, ma è il gesto: oltre ad essere illegale è irrispettoso nei riguardi di chi lavora. Quello che ci si augura che ora avendo divulgato la notizia i loro genitori lo vengano a sapere e che sappiano del comportamento dei loro figli».

Le richieste sono state chiare da parte del ristoratore: le scuse e qualche ora di lavoro (in regola) per risarcire il danno ed educare civilmente i ladruncoli. «Stiamo vivendo un periodo preoccupante – ha commentato il barista -: c’è bisogno di una presa di coscienza e di responsabilità. Non se ne può più di queste scorribande in centro, gravi e meno gravi di questi episodi continuano ad accadere nella zona. Se non vogliono essere denunciati ora è bene che si presentino presto alla mia porta. Che si mettano a disposizione per sbrigare dei lavoretti o per una giornata di pulizia. Devono imparare cosa significa il rispetto per le cose altrui». Il tempo sta per scadere, ma ad oggi non c’è stato ancora nessun riscontro. «Sappiate che la mia pazienza non è infinita», ricorda il proprietario rivolgendosi ai ladri.•.

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