Pesta a sangue la madre che gli nega un prestito

Aggressioni e pestaggi si ripetevano a quanto pare da tempo, ma l’altro pomeriggio in un’abitazione di Capriolo al confine con Paratico si è sfiorata la tragedia. La vittima, una 70enne, ha avuto la prontezza di spirito di fuggire dal figlio che stava infierendo prendendola a calci e pugni. L’anziana ha trovato rifugio nel salone di acconciature vicino alla sua abitazione. «Perdeva sangue dalle orecchie, aveva il viso tumefatto e abrasioni sulle braccia», hanno raccontato ancora sconvolte le prime persone che hanno prestato soccorso alla pensionata. La brutale aggressione è stata l’epilogo di una convivenza forzata. La mamma ha cercato più volte di allontare il figlio, ma fino ad oggi non sono stati presi provvedimenti giudiziari. Eppure il quarentenne è considerato un individuo socialmente pericoloso. Alle spalle ha anche una denuncia per danneggiamento aggravato, per aver distrutto l’auto della Polizia locale, dopo che gli agenti gli avevano sequestrato il veicolo perché sprovvisto di assicurazione. Ad innescare il raptus di violenza sarebbe stato secondo gli inquirenti il rifiuto della madre di consegnare dei soldi al figlio. Lui, a quanto pare alterato dal consumo di sostanze stupefacenti ha aggredito la 70enne che dopo aver incassato qualche colpo è scappata e ha trovato rifugio dalla parrucchiera che si trova a pochi passi dalla sua abitazione, per poi essere soccorsa miracolosamente da un carabiniere del nucleo radiomobile della Compagnia di Chiari in quel momento fuori servizio. Sul posto è arrivata un’autoambulanza, mentre i carabinieri di Capriolo hanno raggiunto il figlio della vittima dell’aggressione. Era ancora nell’abitazione come se non fosse successo nulla: inizialmente ha provato a minimizzare sull’accaduto, poi ha opposto una blanda resistenza simulando un malore. Alla fine ha accettato di salire sull’auto di servizio dei carabinieri. Dopo gli accertamenti e l’identificazione nella caserma di Chiari, il 40enne è stato denunciato a piede libero per maltrattamenti in famiglia. Per l’anziana che è stata trasportata all’ospedale per le cure, la prognosi è stata di 15 giorni. Ora si trova al sicuro ospite da alcuni parenti. In attesa venga varata una misura di allontamento al figlio. •.

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