Paolo Cittadini Ha aggredito uno dei carabinieri della stazione di Guidizzolo, nel mantovano, che lo stavano arrestando (il militare è finito in ospedale, al Carlo Poma di Mantova da dove è stato dimesso con una prognosi di dieci giorni) e ha rischiato davvero grosso quando per evitare che gli venissero trovate addosso ha ingerito alcune dosi di cocaina. L'aggressore, un marocchino di 42 anni residente a Coccaglio, è stato a quel punto trasportato in ospedale a Castiglione delle Stiviere dove è stato sottoposto a una lavanda gastrica, per evitare che lo stupefacente potesse uscire dall'involucro in cui era contenuto e finire nello stomaco dello spacciatore. Una volta ristabilito, il marocchino è stato arrestato. Resistenza, detenzione di stupefacenti e lesioni i reati che lo hanno fatto finire in arresto. È accaduto venerdì sera nelle campagne di Medole, poco oltre il confine mantovano, dove i carabinieri di Guidizzolo nel corso di uno dei controlli previsti per il contenimento del Covid19. Il marocchino era in compagnia di un altro uomo e con ogni probabilità stavano trattando una cessione di stupefacenti. Alla vista dei carabinieri, il 42enne si è messo a correre per i campi cercando di fare perdere le proprie tracce. I militari lo hanno rincorso e raggiunto, ma quando erano sul punto di bloccarlo il nordafricano ha reagito. Il militare più vicino alla spacciatore in trasferta è stato aggredito con calci e pugni che gli hanno provocato una serie di contusioni al costato. Il marocchino a quel punto ha preso della cocaina che aveva con sé e l'ha ingerita per evitare che i carabinieri potessero trovargliela insieme al tanto denaro contante che aveva con sé: 1.315 euro in banconote di piccolo taglio e frutto, con ogni probabilità, della sua attività di spaccio. Al momento dell'arresto il 42enne ha accusato un malore ed è stato portato in ospedale per impedire che la droga ingerita potesse provocargli gravi problemi. Una volta tornato in piedi il marocchino è stato arrestato oltre a ricevere la contravvenzione per non avere rispettato le norme previste per contenere il coronavirus. Stessa sorte anche per l'uomo trovato in compagnia del nordafricano: per lui è scattata anche la segnalazione in prefettura come assuntore di stupefacenti. •