Polizia locale di Brescia: un «rinforzo» strategico

Il commissario  Francesco Natoli
Il commissario Francesco Natoli
Il commissario  Francesco Natoli
Il commissario Francesco Natoli

Quattrocentocinquanta «angeli custodi» sorveglieranno ogni giorno il miracolo di Christo. Grazie ad un accordo di collaborazione proposto dall’assessore regionale alla Sicurezza Simona Bordonali, e condiviso dagli altri enti locali, saranno destinati oltre 100 operatori al giorno ai quali si aggiungeranno 350 volontari della Protezione civile per l’assistenza alla popolazione ed ai visitatori. Nella partita sicurezza la Regione ha investito 250 mila euro. La Polizia locale di Brescia metterà in campo 60 agenti che volontariamente faranno servizio nei giorni di riposo, quindi in orario straordinario. «Quotidianamente - spiega il commissario capo Francesco Natoli -, saranno impegnati una ventina di uomini, con punte di 25 nel fine settimana, che andranno ad aggiungersi ai 75 agenti inviati dal comando di Milano e alle risorse umane messe a disposizione dai Comuni di Sebino e Franciacorta».

INIZIALMENTE era stato proposto al comando di Brescia di tirare le fila organizzative dell’evento, «ma francamente abbiamo capito che si trattava di un impegno troppo gravoso - sottolinea Natoli -. Abbiamo dato la nostra disponibilità a collaborare con la Polizia locale di Milano, che dispone di una struttura più grande e di personale addestrato per i grandi eventi. La nostra partecipazione è comunque strategica, sia a livello di numeri che di impegno. I nostri agenti copriranno 24 ore al giorno in tre turni di circa 12-13 ore».

Tutti gli addetti in forza a The Floting Piers saranno coordinati dalla centrale operativa insediata a Sale Marasino. «Gli operatori del comando di Milano gestiranno anche l’apparato radio: tutti gli agenti saranno collegati ad un’unica frequenza. Il collegamento tra le varie pattuglie verrà seguito dalla Polizia provinciale, che avrà postazioni sull’isola e pattuglie di supporto. In sostanza - spiega Natoli - mettiamo in pratica, come già avvenuto per Expo, il dettato della legge 6 regionale che prevede, in caso di eventi particolari, una sorta di “mutuo soccorso“ fra comandi». La programmazione stesa a tavolino è però solo orientativa.

«IN REALTÀ è impossibile sapere fin d’ora quale sarà l’impatto viabilistico - ammette Natoli -. Il nostro sarà un lavoro in itinere: dopo i primi tre giorni, se non prima, dovremo fare il punto della situazione». La parte più complicata da gestire sarà la movimentazione del traffico: dalla cosiddetta fascia rossa, a ridosso di Sulzano e Sale Marasino, a quella perimetrale della Franciacorta, fino ad arrivare ai parcheggi scambiatori in prossimità dell’autostrada. «Molta gente arriverà a destinazione col treno - spiega Natoli -, ma se da un punto di vista questo sarà un bene, dall’altro creerà problemi sulla statale: è stato calcolato che i passaggi a livello resteranno chiusi complessivamente 6-7 ore ogni giorno, con inevitabile rallentamento del traffico».

IL PROBLEMA più grosso, insomma, non sarà sulla passerella, ma fuori. «Bisognerà gestire il flusso dei visitatori che, in attesa di salire sulla passerella, si concentreranno sulle stradine di ingresso. Un’eventuale riduzione di accessi sul ponte, dovuta a problemi di sicurezza o al maltempo, sarà un problema in più per noi. C’è poi l’incognita notte: la passerella resterà aperta 24 ore su 24. Ci sarà un problema di ordine pubblico. A margine - conclude Natoli - dovremo garantire comunque il servizio in città: aumenteranno le corse dei mezzi pubblici e la stazione ferroviaria diventerà un fulcro, come pure gli svincoli autostradali e le tangenziali. Diciamo che l’ordinario, in quei giorni, diventerà straordinario anche qui». C.REB.

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