Quando la vita
diventa più forte
della «burocrazia» sanitaria

di Alessandro Romele
L’ingresso dell’ospedale di Iseo: la chiusura del punto nascite continua ad alimentare proteste Il piccolo Federico pesa 4 chili e 120 grammi ed è in ottima salute
L’ingresso dell’ospedale di Iseo: la chiusura del punto nascite continua ad alimentare proteste Il piccolo Federico pesa 4 chili e 120 grammi ed è in ottima salute
L’ingresso dell’ospedale di Iseo: la chiusura del punto nascite continua ad alimentare proteste Il piccolo Federico pesa 4 chili e 120 grammi ed è in ottima salute
L’ingresso dell’ospedale di Iseo: la chiusura del punto nascite continua ad alimentare proteste Il piccolo Federico pesa 4 chili e 120 grammi ed è in ottima salute

La vita è più forte di ogni cosa. Non rispetta la burocrazia contabile, nè le riorganizzazioni sanitarie promosse nel nome del sacro risparmio. Il punto nascite è condannato alla chiusura definita, ma Federico è venuto alla luce ugualmente a Iseo. Il piccolo aveva fretta di vedere il mondo: tanta fretta da non volere aspettare di arrivare alla Poliambulanza di Brescia dove era fissato il parto. Il papà è stato costretto a fermare l’auto diretta da Darfo in città al presidio sanitario del Sebino. Una storia particolare, oltre che bellissima: la mamma Daniela Chiudinelli, in preda alle doglie, accompagnata dal marito Alberto Risi, era partita verso Brescia. All'altezza di Pilzone, sulla provinciale rivierasca, le si sono rotte le acque. Quindi la chiamata al 112 che invia sul posto l'ambulanza dal Pronto Soccorso di Iseo, sprovvista però delle figure di pediatra e di ostetrica. «I sanitari sono stati davvero efficienti – racconta Daniela – in tempi brevi mi hanno tranquillizzata, caricata in ambulanza e trasportata al Pronto soccorso di Iseo. ABBIAMO CHIAMATO alle 19,20, e il bimbo è nato alle 19,32. Devo ringraziare tutti gli operatori, gentilissimi e bravissimi: ci hanno messo a nostro agio e tutto è andato per il meglio». Daniela ed Alberto hanno un altro figlio, Nicolò di due anni, che aspetta solo il momento di potere abbracciare sia il fratellino Federico che la mamma. «Chiudere il reparto di Iseo sarebbe uno sbaglio – osserva Alberto Risi – e appoggio in pieno la campagna di quanti vorrebbero far ripensare a questa decisione. Noi siamo l'esempio di quanto sia importante un presidio ospedaliero sul Sebino». Mamma e figlioletto – un batuffolo di 4 chili e 120 grammi - stanno bene: sono stati infine trasportati a Chiari, lui al Nido, lei in Ostetricia, dove rimarranno fino a domani e proseguiranno la degenza con la necessaria tranquillità di cui hanno bisogno. Strani i casi della vita: un episodio che da credito a quanti, in questi ultimi mesi, stanno chiedendo a gran voce e a colpi di migliaia di firme raccolte sul territorio, il ripristino del reparto, chiuso ormai da 6 mesi, come decreto ministeriale vuole, in quanto non ha raggiunto le 500 nascite nel corso del 2019. Forse questa vicenda indurrà a far riflettere chi di dovere, sull'importanza di un presidio come quello di Iseo, che ha dato prova ancora una volta di efficienza e di organizzazione. •

Suggerimenti