Raddoppiati i minori alle prese con la giustizia

di Giancarlo Chiari
L’esterno del palazzo comunale di Palazzolo sull’Oglio
L’esterno del palazzo comunale di Palazzolo sull’Oglio
L’esterno del palazzo comunale di Palazzolo sull’Oglio
L’esterno del palazzo comunale di Palazzolo sull’Oglio

Non c’è stato dibattito sull’approvazione all’unanimità nel consiglio comunale di Palazzolo della convenzione 2020-2024 con Capriolo, Cologne, Erbusco e Pontoglio del servizio tutela minori, sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, dopo la relazione dell’assessore ai Servizi sociali. Le cifre fornite da Nadia Valli, dopo la presentazione (lo schema di convenzione era già approvato dall’Assemblea dei sindaci a metà ottobre) ha delineato un quadro preoccupante del problema. «La convenzione - ha spiegato - prosegue l’esperienza iniziata nel 2005 aggiornando gli stanziamenti in funzione del numero dei minori». IL DOCUMENTO prevede nel 2020 una spesa complessiva di 133mila euro, finanziata per 30mila euro dal Fondo nazionale politiche sociali, per il resto dai Comuni in base al numero dei casi che si trovano ad affrontare e gestire nel periodo di «copertura» della convenzione. La previsione di spesa, basata sui casi seguiti al 30 settembre 2019 con ogni probabilità richiederà un adeguamento se prosegue il trend che sta registrando un crescente numero di casi nonostante il calo demografico dei minori. I numeri scattano la fotografia. «Nel 2010 - ha sottolineato Nadia Valli - Erano 64 i casi seguiti dai Comuni, sono diventati 87 nel 2016, arrivando a 102 nel 2019. Solo a Palazzolo avevamo 19 casi nel 2010, sono diventati 28 nel 2016, raggiungendo i 39 nel 2019, oltre il doppio di dieci anni fa. L’aumento deve fare riflettere un po’ tutti». PRECISANDO che Palazzolo, mette a disposizione sede e servizio, Valli ha esposto le modalità con cui opera soffermandosi sul quadro sui numeri che indicano una forte crescita di minori, vittime o autori di violenze e abusi che provocano l’intervento della Magistratura sia civile che penale. «Il servizio - ha precisato - è fornito su richiesta o segnalazione dell’Autorità giudiziaria o del tribunale dei Minori e prevede che gli interventi siano elaborati con l’assistente sociale del Comune di residenza del minore che ne copre le spese. Come ho fatto notare nell’assemblea dei sindaci occorre che tutti riflettano sul trend confrontando i dati degli ultimi dieci anni che indicano una notevole crescita». •

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