Rischio idrogeologico Due richieste alla Regione per sistemare i torrenti

di F.S.
Lavori in arrivo  sui torrenti che scorrono in  località Persaga
Lavori in arrivo sui torrenti che scorrono in località Persaga
Lavori in arrivo  sui torrenti che scorrono in  località Persaga
Lavori in arrivo sui torrenti che scorrono in località Persaga

L’inverno decisamente caldo e anche povero di precipitazioni potrebbe far dimenticare il problema del dissesto idrogeologico. Che invece è sempre presente, pronto a manifestare effetti più o meno seri in caso di altri probabili eccessi, stavolta piovosi, dovuti al clima impazzito. E visto che prevenire è meglio che curare, a Provaglio d’Iseo hanno messo in movimento la macchina dei restauri del territorio. È l’amministrazione comunale ad aver dato il via a due per ora ipotetici interventi di manutenzione di quello che tecnicamente viene definito «reticolo idrico minore»: torrentelli e canali che magari sono normalmente ridotti a rigagnoli ma che possono diventare pericolosi in caso di forti precipitazioni, lasciando il segno sull’ambiente e in particolare sul patrimonio boschivo. I contenuti? L’Ufficio tecnico comunale ha predisposto due progetti di fattibilità tecnica ed economica necessari alla richiesta di finanziamento, e quindi all’inserimento nella graduatoria del bando promosso dalla Regione Lombardia e intitolato «misure forestali, sistemazioni idraulico forestali e imboschimento». SE FINANZIATO dal Pirellone, il primo piano d’opera interesserà il Rio Vallone, che attraversa l’area panoramica del Pian delle Viti e di San Rocco. L’operazione prevede la messa in sicurezza di tratti dal sentiero e della sponda del torrente, parzialmente franati e al tempo anche bloccati da alberi sradicati dalle ondate di forti piogge unite al vento altrettanto forte arrivate sulla scena tra l’autunno del 2018 e l’estate 2019. Il secondo prevede invece la pulizia idraulica di un lungo tratto del torrente «Rio Cami», nella località Persaga. Una prima azione su questo fiumiciattolo era stata effettuata nel 2015, e quella in programma assicurerebbe la rimozione di pietre, detriti e vegetazione che creano un intasamento delle vasche di accumulo presenti lungo il percorso e l’ostruzione della sezione idraulica. I lavori potrebbero essere finanziati dalla Regione fino a una quota massima di 40 mila euro per ciascuno.

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