Rissa e spari al bar Due anni e 4 mesi per uno dei violenti

di PA.CI.

Due anni e quattro mesi di reclusione. Questa la pena che il gip Elena Stefana ha inflitto a Perparim Kolgeci, 36enne kosovaro di casa a Erbusco coinvolto, alla fine di febbraio di un anno fa, con un 40enne italiano (per lui, che è stato rinviato a giudizio, il processo si aprirà il prossimo 22 aprile) in una rissa all’esterno del locale Mi Vida di Erbusco durante la quale venne esploso un colpo di pistola che ferì di striscio un altro avventore, un ragazzo di origine albanese. Per Kolgeci il pm, al termine della sua requisitoria nel corso del processo celebrato con il rito abbreviato, aveva chiesto tre anni e due mesi di reclusione. SECONDO quanto ricostruito dagli inquirenti, Kolgeci e l’amico italiano la sera del 29 febbraio (era circa mezzanotte) avrebbero avuto a che dire con un altro gruppo di avventori stranieri del bar. Tutta colpa di una parola di troppo. I toni si erano alzati e così, complice qualche bicchiere di troppo, anche le mani. Le due fazioni si erano affrontate ed erano volati calci, pugni e schiaffi. Il kosovaro e l’italiano avevano quindi dovuto ritirarsi, salvo tornare al bar (dopo quell’episodio il locale era stato chiuso su ordine del questore di Brescia) qualche attimo dopo con una pistola in mano. Ne era nato un nuovo parapiglia durante il quale era stato esploso un colpo di pistola. «Lo sparo era indirizzato verso terra - aveva fatto chiarezza una consulenza balistica- Il proiettile è rimbalzato sull'asfalto andando a colpire un’altra persona». IL KOSOVARO, che ieri ha chiuso la sua vicenda processuale di primo grado con la condanna a 28 mesi di reclusione, e l’amico italiano erano stati arrestati quattro mesi dopo l’episodio. Rissa, lesioni aggravate e porto abusivo di arma da fuoco i reati contestati. Le loro sorti processuali si sono divise nel corso dell’udienza preliminare: il kosovaro ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato (che prevede lo sconto di un terzo della pena), mentre l’italiano ha preferito scegliere la strada del dibattimento che, come detto, si aprirà il prossimo 22 aprile. •

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