Rovato soccorso,
l’altruismo
è da premio

di Simona Duci
L’organizzazione di pronto soccorso ha trovato il tempo per un momento di festaVeterani e neo «diplomati» dell’associazione umanitaria rovatese con i rispettivi attestati consegnati durante la festa
L’organizzazione di pronto soccorso ha trovato il tempo per un momento di festaVeterani e neo «diplomati» dell’associazione umanitaria rovatese con i rispettivi attestati consegnati durante la festa
L’organizzazione di pronto soccorso ha trovato il tempo per un momento di festaVeterani e neo «diplomati» dell’associazione umanitaria rovatese con i rispettivi attestati consegnati durante la festa
L’organizzazione di pronto soccorso ha trovato il tempo per un momento di festaVeterani e neo «diplomati» dell’associazione umanitaria rovatese con i rispettivi attestati consegnati durante la festa

Sono un faro pronto a illuminare con cuore e professionalità i momenti più oscuri; una speranza in movimento che arriva a ogni angolo di strada. È un team instancabile quello dei volontari di «Rovato soccorso», una realtà affiliata all’Anpas che col proprio servizio coordinato dal 118 e funzionante 24 ore su 24 copre non solo la città di appartenenza, ma una vasta area del Bresciano, dalla Bassa alla Franciacorta, facendo capo a Chiari. I CHILOMETRI percorsi non si contano quasi più, perché «si va dove serve, dove c’è bisogno di intervenire», sintetizzano i volontari. Con i loro 7 mezzi di soccorso, una media di 260 interventi mensili e 137 operatori, nel weekend appena trascorso, tra un turno e l’altro hanno deciso di dedicarsi anche ai festeggiamenti, prendendosi del tempo per condividere e stare insieme; per porgere meritati omaggi ad alcuni del gruppo. Non è un lavoro facile, «è soprattutto tanta passione e senso del dovere - sottolineano -. Inizi con la convinzione di farlo per gli altri ma alla fine è un regalo anche per te». È stato un po’ come festeggiare la vita in fondo al Foro Boario, insieme ai soccorritori che nella tre giorni di festa rovatese hanno intrattenuto la loro comunità con buon cibo, tornei di ogni genere e tanta musica. Nel pomeriggio di ieri è arrivato il gran finale della festa, segnato dalla distribuzione degli attestati e delle benemerenze, in tutto ben 56, a chi ha dato tanto e a chi ha creato da poco le basi per farlo. «È una famiglia a tutti gli effetti, non c’è dubbio - ha commentato il presidente di Rovato soccorso Roberto Casali - ci diamo sostegno l’un l’altro. È tanto l’impegno, perché servono formazione e professionalità da mettere in gioco». QUESTA È una realtà molto attiva sul territorio, che però deve fare i conti con tutte le difficoltà di un servizio particolare. «Abbiamo la fortuna di contare su volontari che si danno sempre molto da fare» conclude Casali lanciando un appello: «Ogni anno organizziamo corsi nella speranza di formare nuove leve, ma ogni volta si registra un calo. Abbiamo bisogno di tutti, di persone che vogliano mettersi alla prova e aiutarci nella nostra missione». •

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