«Scossa» mortale per decine di alberi

di M.MA.
Verranno abbattuti 63 alberi e 60 saranno radicalmente potati
Verranno abbattuti 63 alberi e 60 saranno radicalmente potati
Verranno abbattuti 63 alberi e 60 saranno radicalmente potati
Verranno abbattuti 63 alberi e 60 saranno radicalmente potati

Ci sarebbero 63 alberi da tagliare e 60 da potare. È il bollettino di guerra che riguarda via Don Comini a Chiari, per piante d’alto fusto che saranno spazzate via da Terna per gestire gli elettrodotti. LA NOTIZIA è arrivata nei giorni scorsi in Comune dalla società Terna che ha assunto il costo dei lavori. già cominciati nonostante l’emergenza Covid, perché «opere di primaria importanza esonerate dalla sospensione dei cantieri». Le piante, secondo il gestore, interferiscono con il regolare esercizio degli elettrodotti. Si tratta degli alberi che ricadono nelle fasce di rispetto in cui la servitù di elettrodotto impone rigide regole per garantire sia la sicurezza di persone e cose, sia la continuità del servizio elettrico. In base a queste regole, che vincolano le dimensioni della vegetazione e le distanze tra questa e gli elettrodotti, sono stati individuati gli alberi da rimuovere e da potare. «L’intervento è necessario e non più rinviabile - spiega Terna - perché la vegetazione ha dimensioni notevoli e il verificarsi di eventi meteo intensi, sempre più frequenti, aumenta il rischio di interferenza con gli elettrodotti». ANCHE IL CONSORZIO Seriola Vecchia, gestore della roggia sulle cui sponde sono radicati parte degli alberi, ha dato parere favorevole. Poiché gli elettrodotti sono da considerarsi sempre in tensione, per motivi di sicurezza i lavori di potatura verranno eseguiti dal personale Terna guidato dal professionista incaricato dal comune, l’agronomo Gianpietro Bara. Considerata l’importanza nella rete ecologica della fascia verde a corredo della roggia, gli uffici comunali hanno già predisposto per la zona un progetto di riassetto ambientale che prevede la piantumazione di specie arbustive che, per le dimensioni raggiunte a maturità, sono compatibili con la presenza dell’elettrodotto e con le prescrizioni del Consorzio. Si tratta per lo più di specie arbustive come pruni, ligustri, viburni e rose canine. «È assurdo che Terna parli di costi a proprio carico - ha contestato il consigliere comunale di opposizione Roberto Campodonico - se questi costi si riferiscono al taglio di piante storiche, un nostro patrimonio, per poi rimettere quattro cespugli. Speriamo che il Comune provveda a richiedere la ripiantumazione in altri luoghi di piante mature destinate a diventare d’alto fusto». •

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