«Secondo porto, un inutile spreco di soldi»

di Simona Duci
Lo specchio d’acqua dove è progettato il nuovo pontile da 25 metriIl porto di Sulzano: sottoutilizzato e citato come esempio negativo
Lo specchio d’acqua dove è progettato il nuovo pontile da 25 metriIl porto di Sulzano: sottoutilizzato e citato come esempio negativo
Lo specchio d’acqua dove è progettato il nuovo pontile da 25 metriIl porto di Sulzano: sottoutilizzato e citato come esempio negativo
Lo specchio d’acqua dove è progettato il nuovo pontile da 25 metriIl porto di Sulzano: sottoutilizzato e citato come esempio negativo

«Stop al secondo Porto di Sale Marasino», è l'appello che Legambiente ha lanciato con una raccolta firme. Lo definiscono «un disastro annunciato» che verrà fra l’altro pagato caro: 650 mila euro per un progetto che gli ecologisti considerano «inutile». «Ad oggi sono già 58 i porti, tra quelli consortili, a conduzione privata e a conduzione mista, presenti sulla riviera: non ne servono altri - sostiene Dario Balotta, presidente di Legambiente basso Sebino -: un progetto che sarà soltanto una inutile ed enorme spesa pubblica». «UN MIGLIORAMENTO su servizi e ricettività»: questo è invece l'intento di Comune, autorità di Bacino e Navigazione lago d’Iseo, promotori del piano attuativo per il nuovo porto dedicato in particolare ai traghetti e attrezzato con un pontile di 25 metri, così da far fronte alla mole di visitatori che negli anni hanno avuto un notevole aumento. Per Sale Marasino si era parlato di 15 mila persone nell'estate scorsa, una cifra record. Dati da cui è stato concepito l'impegno per una nuova infrastruttura per la navigazione. Il costo dell'opera è interamente a carico di Regione Lombardia e si prevede il via per la fine dell'anno. Una corsa contro il tempo per l'associazione ambientalista, che vuole fermarlo: «L’aumento dei visitatori di Montisola - dice Balotta - non giustifica una nuova infrastruttura, visto che la flotta rimane invariata, come pure gli addetti. Basterebbe che Naviseo programmasse gli orari senza sovrapporre i traghetti diretti a Carzano con i battelli che fanno il tour del lago. Non sembra ragionevole compromettere i territori rivieraschi con nuove infrastrutture di transito. Sale Marasino non deve diventare il parcheggio». Il nuovo porto sorgerà a 50 metri dall’attuale imbarcadero, e sarà composto da un pontile, una biglietteria e servizi. Il pontile in acciaio, lungo 25 metri e largo 2 e mezzo, correrà parallelo alla riva piegandosi verso il centro del lago nell’ultimo tratto. «SORPRENDE che Comunità montana, Comune di Sale e Autorità di bacino abbiano approvato un tale progetto. Con il dissesto idrogeologico in atto e l’emergenza ambientale - incalza Balotta - le scelte sul territorio e la spesa pubblica dovrebbero essere più oculate». L’associazione sta ora sensibilizzando i cittadini, ricordando l’esempio ritenuto negativo del secondo porto di Sulzano, costruito snaturando il vecchio porticciolo: «Un esempio delle scelte sbagliate che si stanno facendo sul lago di Iseo. Un porto inutilizzato per 8 mesi l’anno - attacca Legambiente - e nel breve periodo rimanente solo nei week end». Proposte? «Con questi fondi - ricorda Balotta - sarebbe meglio rinnovare la flotta della Naviseo, visto che è alimentata da vecchi motori diesel inquinanti. Il fallimento dell’acquisto di un prototipo di motonave ibrida deve indurre a un cambio delle modalità della spesa pubblica anche sul lago d’Iseo. Non è troppo tardi: ricordo che a Desenzano per il pontile sopra la Lepanto c’erano i progetti pronti dell’Autorità di bacino, l’approvazione del Comune e i fondi dalla Regione. Poi il Comune cambio idea, restituì i fondi e stracciò il progetto. Si può fare». •

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