Si tuffa nel lago per un pallone Muore a 16 anni

di Alessandro Romele
Barche e sommozzatori setacciano il fondale sulla spiaggia di Sale Marasino dove il ragazzo di 16 anni è stato visto scomparire Per le ricerche mobilitati tutti i mezzi nautici disponibili sul lago
Barche e sommozzatori setacciano il fondale sulla spiaggia di Sale Marasino dove il ragazzo di 16 anni è stato visto scomparire Per le ricerche mobilitati tutti i mezzi nautici disponibili sul lago
Barche e sommozzatori setacciano il fondale sulla spiaggia di Sale Marasino dove il ragazzo di 16 anni è stato visto scomparire Per le ricerche mobilitati tutti i mezzi nautici disponibili sul lago
Barche e sommozzatori setacciano il fondale sulla spiaggia di Sale Marasino dove il ragazzo di 16 anni è stato visto scomparire Per le ricerche mobilitati tutti i mezzi nautici disponibili sul lago

Si è tuffato in acqua per recuperare il pallone con cui stava giocando insieme ad un gruppo di amici e non è più riemerso. È morto così un ragazzo di 16 anni di origine brasiliana e residente a Brescia da pochi mesi. Era salito sul Sebino, a Sale Marasino, insieme agli zii e ad alcuni amici, e dalla mattinata aveva preso posto alla spiaggetta San Pietro, in località Curetto. ERANO DA POCO passate le 17 di ieri pomeriggio: un tiro sbagliato ha fatto rotolare la palla in acqua, ed il vento – di li a poco si sarebbe abbattuta sul Lago d’Iseo una violenta tempesta – la stava trascinando a largo; il giovane ha deciso così di tuffarsi per cercare di recuperarla, ma qualcosa è andato storto. Il 16enne è scomparso sott’acqua, forse a causa di un malore; gli amici si sono a loro volta gettati a cercarlo, purtroppo non trovandolo. Sono stati quindi immediatamente allertati i soccorsi: a Sale Marasino sono giunti i sommozzatori del Gruppo Sub Montisola, l’idroambulanza della Camunia Soccorso, le ambulanze da terra da Iseo e dalla vicina sede salese, oltre ai Vigili del Fuoco di stanza a Sale e, per le indagini del caso, i Carabinieri di Marone. La forte pioggia però non ha certamente dato una mano ai soccorritori, complicando decisamente la situazione. Le prime ricerche non hanno dato frutto: da Milano sono quindi giunti gli uomini del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco, ma è stata la pilotina in dotazione al 115 montisolano ad individuare, a venti metri di profondità ed ad un centinaio di metri dalla riva, il corpo del ragazzo. Erano le 21. «Non era la prima volta che si tuffava – ha spiegato un amico, che tra i primi si è gettato nel lago a cercarlo – stavamo giocando, poi il pallone è finito in acqua: sapeva nuotare, e non ci siamo preoccupati». «HO VISTO che il ragazzo non riemergeva – ha invece dichiarato un anziano signore che in quel momento si trovava a pochi passi dalla riva – allora ho immediatamente avvertito i suoi famigliari, che non si erano accorti di nulla». Il corpo del giovane è stato recuperato dalla Protezione Civile e riportato a riva. La sua salma si trova ora nella camera mortuaria dell’Ospedale di Iseo in attesa del nullaosta da parte dell’Autorità Giudiziaria. Toccherà al medico legale cercare di capire che cosa sia potuto accadere: da un improvviso malore alla stanchezza, per il momento non è possibile escludere nessuna causa. Resta una tragedia che ha strappato alla vita un ragazzo di soli sedici anni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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