Si uccide dandosi fuoco vicino al polo sportivo

Un equipaggio dei carabinieri sul luogo del dramma
Un equipaggio dei carabinieri sul luogo del dramma
Un equipaggio dei carabinieri sul luogo del dramma
Un equipaggio dei carabinieri sul luogo del dramma

Per qualche minuto, subito dopo la macabra scoperta avvenuta ieri mattina attorno alle 7 a Chiari, si è pensato a un terribile bis dell’omicidio scoperto qualche settimana fa a Cologne, quando i resti devastati dal fuoco di un uomo erano stati ritrovati nel bagagliaio di un’autovettura data alle fiamme dagli assassini. C’è voluto poco, però, per accertare che il corpo carbonizzato di un altro uomo, trovato in questo caso accanto a un’automobile lasciata in sosta nel parcheggio del campo sportivo, in via Santissima Trinità, era quello di una persone che aveva deciso di togliersi la vita in un modo davvero spaventoso. Dal punto di vista investigativo questo elemento ha cambiato tutto, mentre per quanto riguarda le reazioni emotive causate dalla vicenda, tra chi abita da quelle parti nessuno l’ha naturalmente presa bene. Una volta diffuso l’allarme da parte da chi si è trovato davanti alla terribile scena, il caso è stato preso in carico dai carabinieri della compagnia di Chiari, e fin da subito si è parlato di un gesto estremo, ipotesi poi confermata da una serie di elementi tra i quali l’esame effettuato dal medico legale qualche ora dopo il ritrovamento. In anticipo sulla conferma tecnica, nelle fasi successive al ritrovamento del cadavere i militari hanno raccolto diverse testimonianze tra le persone che vivono in quella zona: il piazzale del campo sportivo è collocato a pochi passi dal centro storico della cittadina ed è circondato da numerose abitazioni, e qualcuno in effetti ha riferito all’Arma di aver sentito delle urla durante la notte. La zona è inoltre sorvegliata da numerose telecamere, dalle cui immagini le forze dell’ordine hanno potuto ricavare materiale utile per la ricostruzione delle fasi che hanno preceduto la morte dell’uomo, e in poche ore le indagini hanno permesso di escludere il coinvolgimento di altre persone in questo dramma. È stato necessario occuparsi di un tristissimo caso di disagio profondo, insomma. Niente a che vedere con l’omicidio registrato recentemente e citato in apertura. Prima del trasferimento dei resti del suicida, identificato come un sessantenne residente a Cologne, il parcheggio del centro sportivo è stato raggiunto anche dal magistrato di turno e dai parenti dell’uomo, che sono stati convocati per un angosciante riconoscimento ufficiale. S.Duc.

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