Smantellata la
«cittadella»
dello spaccio

Lo scambio «volante» di stupefacente tra il cliente e il pusher Prima del blitz, i carabinieri hanno ripreso gli scambi di droga  che avvenivano nel condominio
Lo scambio «volante» di stupefacente tra il cliente e il pusher Prima del blitz, i carabinieri hanno ripreso gli scambi di droga che avvenivano nel condominio
Lo scambio «volante» di stupefacente tra il cliente e il pusher Prima del blitz, i carabinieri hanno ripreso gli scambi di droga  che avvenivano nel condominio
Lo scambio «volante» di stupefacente tra il cliente e il pusher Prima del blitz, i carabinieri hanno ripreso gli scambi di droga che avvenivano nel condominio

A settembre l’ennesima segnalazione dei residenti esasperati aveva messo in moto la macchina giudiziaria. Procura di Brescia e carabinieri di Palazzolo hanno così messo sotto controllo il complesso edilizio «Le Filande», in via Serioletto, un ex bottonificio risalente al 1800 che ospita 139 famiglie, ritenuto il centro di una intensa attività di spaccio praticato da tempo sotto i porticati dello stabile. Le indagini hanno confermato i sospetti, grazie anche all’utilizzo delle telecamere per filmare il traffico di droga. Il condominio si era trasformato in un centro di spaccio di cocaina, hashish, con clienti che abitavano nel palazzo ma anche provenienti dal circondario. Gli spacciatori erano peraltro particolarmente favoriti dalla struttura del complesso edilizio che vede al suo interno una enorme piazza di forma quadrata, circondata lungo il perimetro da quattro palazzine contigue di tre piani fuori terra, provviste di porticati. Sotto questi ultimi, lontani da occhi indiscreti e con l’aiuto di «vedette» per annunciare le forze dell’ordine, era possibile realizzare, in apparente sicurezza, le varie cessioni. I militari hanno arrestato 5 persone, sequestrato 80 grammi di cocaina pura, 100 grammi di cocaina suddivisa in dosi, altrettanto di hashish e qualche migliaio di euro, eseguito 5 arresti e segnalate al prefetto, quali assuntori, oltre 100 persone. La droga veniva consegnata a mano, infilata nelle cassette postali o lanciata dalla finestra di un appartamento occupato da alcuni degli indagati. L’indagine si è conclusa nel febbraio scorso con il deferimento all’autorità giudiziaria di 20 persone ritenute responsabili a vario titolo di spaccio; su alcuni c’è anche il sospetto che abbiano minacciato o picchiato chi ha cercato di opporsi alla loro scorribande. Ieri l’ultimo atto: i carabinieri hanno dato esecuzione a 8 divieti di dimora in paese emessi dal Gip del Tribunale di Brescia su richiesta della Procura nei confronti di 7 nordafricani ed 1 italiano. Un altro nordafricano colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere è ricercato. La difficile situazione della zona intorno al condominio «Le Filande» non è certo una novità. Solo pochi giorni fa la Lega aveva promosso una manifestazione lungo le vie del quartiere per protestare contro l’attività di spaccio che avviene alla luce del sole, sotto gli occhi di residenti esasperati dal clima di intimidazione e insicurezza. •

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