ANIMALI

Sorpresa: alle Torbiere del Sebino è tornato il tritone crestato

di Simona Duci
Dal 2018 non si vedeva questa specie nella riserva. Tutelare gli anfibi è tra gli interventi chiave del programma di tutela ambientale
Alle Torbiere del Sebino torna il Tritone crestato (foto DUCIS)
Alle Torbiere del Sebino torna il Tritone crestato (foto DUCIS)
Alle Torbiere del Sebino torna il Tritone crestato (foto DUCIS)
Alle Torbiere del Sebino torna il Tritone crestato (foto DUCIS)

Dopo le misure di mitigazione attuate per attenuare gli effetti negativi e aumentare la resilienza del territorio, alla Riserva delle Torbiere del Sebino con grande sorpresa, è spuntato un tritone crestato.

Dal 2018 non si osservava questa specie nella riserva

«Non mi aspettavo un rinvenimento così fortuito – ha commentato il direttore della riserva e autore del ritrovamento, Nicola Della Torre – Era dal 2018 che non si osservava questa specie all’interno della riserva. Un incontro di certo significativo». Tutelare e conservare le popolazioni di anfibi presenti nel sito, resta punto focale nella programmazione degli interventi, secondo quanto spiegato dal direttore Della Torre, «purtroppo gli anfibi sono una delle specie che subiscono maggiormente il rischio di estinzione.

Fondamentale per la sopravvivenza proteggere le aree umide

L’ente sta investendo molto nella sua tutela. Interessante sarebbe pensare ad un intervento di restocking. Di fatto questo aumenterebbe di molto la possibilità di incremento delle popolazioni attualmente presenti». Il tritone crestato è certamente segnale tangibile del buon lavoro che si sta svolgendo in ambito di conservazione. Specie pregiata e protetta dalla direttiva habitat, per la sopravvivenza di questo magnifico anfibio proteggere le aree umide resta fondamentale.  Per questo motivo già nel 2020 e 2021 in Riserva era avvenuta una prolifica attività di rimozione del gambero rosso della Luisiana, specie invasiva e predatrice di uova di anfibi.

Tra gli interventi che sono stati resi possibili da alcuni contributi di Regione Lombardia, nell’ambito del progetto per la riproduzione degli anfibi, è stato inoltre scavato uno stagno e un canale, asciutto da diversi anni a causa dell’interramento. L’Ente gestore al momento sta puntando ad incanalare ulteriori risorse per proseguire l’opera di conservazione della biodiversità, in particolare per il mantenimento delle aree umide e degli uccelli acquatici.

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