«Sul lago d’Iseo troppi pazzi senza regole»

di Alessandro Romele
La Guardia costiera ausiliaria: per il Sebino un presidio fondamentaleUn impegno incessante: da giugno sono stati quasi 800 gli interventi
La Guardia costiera ausiliaria: per il Sebino un presidio fondamentaleUn impegno incessante: da giugno sono stati quasi 800 gli interventi
La Guardia costiera ausiliaria: per il Sebino un presidio fondamentaleUn impegno incessante: da giugno sono stati quasi 800 gli interventi
La Guardia costiera ausiliaria: per il Sebino un presidio fondamentaleUn impegno incessante: da giugno sono stati quasi 800 gli interventi

Un impegno straordinario, fatto di 757 interventi, 940 ore di servizio, 224 ore di navigazione, che non sono solo numeri ma soprattutto sacrificio, altruismo, attaccamento al dovere da parte di persone speciali: il tutto per garantire la sicurezza di diportisti e bagnanti nell'area del basso Lago d'Iseo. SI CHIUDE così, con un bilancio positivo, l'attività stagionale della Guardia costiera ausiliaria del Sebino, operativa con i suoi 25 volontari e i due mezzi a disposizione dal 9 maggio al 27 settembre, da mattina a sera nei fine settimana e nei giorni festivi, in tutto, 42 giornate dedicate al volontariato attivo. «È stata una stagione particolare - spiega Diego Nolli, il Capo centro operativo - che a causa del Covid è partita in ritardo rispetto agli scorsi anni. È stata comunque molto impegnativa: il turismo non è mancato, e l'attenzione da parte nostra è sempre stata alta. I maggiori problemi, come sempre - continua Nolli - si sono riscontrati nel generale poco rispetto delle regole da parte di diportisti e bagnanti. Spesso ci siamo dovuto confrontare con naviganti che, a bordo dei loro potenti motoscafi, sfrecciavano sottocosta mettendo in pericolo i frequentatori dei lidi. Abbiamo richiamato all'attenzione anche molti nuotatori, che solcavano le onde senza segnalazioni, molto distanti dalla riva». Proprio per questo l'attività primaria rimane quella dell'informazione e della prevenzione ai bagnanti frequentanti i lidi del basso lago. «Quasi 200 interventi sono stati dedicati alla formazione - sottolinea Nolli -: crediamo che un'attenta informazione possa creare una cultura del rispetto». MOLTO IMPORTANTE, in questo senso, è stata la collaborazione dei privati cittadini, che hanno contribuito con le segnalazioni a mantenere la sicurezza sul Sebino: «Spesso riceviamo chiamate che avvertono di problematiche riscontrate sul lago – conclude il Capo Centro Operativo – l'esempio puo' essere quello delle reti killer avvistate nel lago, e su cui interveniamo con l'aiuto dei sub e delle Polizie Provinciali. Oppure le segnalazioni sulla presenza di kajak o mezzi a remi in affanno, a cui provvediamo nel fornire assistenza immediata». Infine, il rispetto delle regole base per la frequentazione del lago: ci sono ancora troppe persone senza il giubbotto salvagente, o che trainano elementi gonfiabili con il motoscafo, oppure ancora che navigano in zone, come i canneti, interdette al traffico. •

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