Tenta di investire un vigile e poi sperona i carabinieri

di Simona Duci
L’Alfa Giulietta ha finito la sua fuga entrando in rotta di collisione con la pattuglia dei carabinieri La droga e i contanti sequestrata agli spacciatori  dai carabinieri
L’Alfa Giulietta ha finito la sua fuga entrando in rotta di collisione con la pattuglia dei carabinieri La droga e i contanti sequestrata agli spacciatori dai carabinieri
L’Alfa Giulietta ha finito la sua fuga entrando in rotta di collisione con la pattuglia dei carabinieri La droga e i contanti sequestrata agli spacciatori  dai carabinieri
L’Alfa Giulietta ha finito la sua fuga entrando in rotta di collisione con la pattuglia dei carabinieri La droga e i contanti sequestrata agli spacciatori dai carabinieri

Un’altra folle fuga tra le strade della Franciacorta dopo quelle che a Torbiato e Adro, in circostanze diverse, hanno portato mercoledì all’arresto di due pusher. Anche questa volta si è sfiorata la tragedia: l’Alfa Giulietta con a bordo due pregiudicati dopo aver seminato il panico in territorio di Rovato ha speronano l’auto della Polizia locale cercando di investire un agente, prima di andarsi a schiantare contro una pattuglia del carabinieri. Tutto è cominciato alle 20 di giovedì. L’«Alert», il database delle targhe sospette collegato alla rete di telecamere intelligenti puntate sui varchi di accesso al paese ha segnalato un’anomalia nella macchina in transito sulla rotonda Bonomelli. «LA TARGA presentava un’evidente manomissione – spiega la comandante della Polizia locale Silvia Contrini – una delle lettere era stata coperta con della plastica». Gli agenti hanno intercettato rapidamente l’Alfa: alla vista della pattuglia il conducente ha schiacciato l’acceleratore e sgommando si è dato alla fuga. Durante l’inseguimento sul filo dei 130 chilometri orari, la pattuglia della Polizia locale è stata più volte urtata dalla Giulietta che si è praticamente chiusa in un vicolo cieco imboccando una strada laterale di via Bonfadina senza via d’uscita. Quando uno degli agenti si è avvicinato all’auto ferma, ma con il motore acceso, ha rischiato di essere travolto dalla ripartenza repentina dell’Alfa. L’agente si è gettato a terra evitando di un soffio di essere investito. L’auto sospetta ha ripreso la fuga lungo la strada provinciale. A quel punto la Polizia locale ha chiesto rinforzi, e sul posto è sopraggiunta una pattuglia del Radiomobile della compagnia dei carabinieri di Chiari, che ha intercettato il veicolo in via Iseo, all’altezza della rotonda della A4. A QUEL PUNTO i criminali in fuga, per superare anche il nuovo ostacolo, si sono immessi nella corsia d’accesso all’autostrada per poi invertire improvvisamente la propria direzione di marcia, imboccando contromano la rotonda. I militari che non si sono fatti sorprendere, hanno sbarrato la strada alla Giulietta entrata in collisione con l’auto dei carabinieri. Scivolati rapidamente fuori dall’abitacolo dell’auto, i due individui hanno provato la fuga a piedi, ma sono stati bloccati e arrestati da carabinieri e agenti. Si tratta di due marocchini di 30 anni. Il conducente del veicolo deve rispondere di resistenza a pubblico ufficiale. L’immigrato non aveva mai conseguito la patente e per sfuggire al controllo sarebbe fuggito. Ma gli inquirenti sospettano che stia nascondendo altro: per questo si indaga sulla provenienza dell’auto che posta sotto sequestro sarà passata al setaccio. I carabinieri rimasti contusi nello scontro sono stati medicati alla clinica di Ome e all’ospedale di Chiari e dimessi dopo poche ore. Ieri mattina è stato convalidato l’arresto per gli spacciatori fermati dopo inseguimento ad Adro. A bordo dell’Audi A3, c’erano due albanesi di 25 e 27 anni. All’interno di un vano segreto sotto i pedali dell’accelatore, i militari hanno scoperto 11 grammi di cocaina e 725 euro in contanti. In attesa del processo il giudice ha rimesso in libertà i due albanesi che hanno l’obbligo di firma quotidiano in caserma. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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