Torbiere, il timone della Riserva passa a Bosio

di G.Z.
Giambattista Bosio
Giambattista Bosio
Giambattista Bosio
Giambattista Bosio

Come ampiamente previsto è Giambattista Bosio, Tita per gli amici, il nuovo presidente dell’ente gestore della Riserva delle Torbiere del Sebino. Al suo fianco nel cda siederanno Luca Romele, nominato da Iseo e Provincia, la presidente uscente Emma Soncini, indicata da Provaglio, e, in rappresentanza di Corte Franca, Gianmario Foresti. La Regione sta ancora vagliando il nome del consigliere che le spetta, e quando lo renderà noto se ne prenderà atto. Candidato a entrare nel consiglio, oltre ai tre citati, era anche Ivan Gitti, residente a Monticelli Brusati, vicecaposquadra dei cinghialai del Consorzio Franciacorta: potrebbe essere lui il «ripescato» dal Pirellone. A RINNOVARE i vertici sono stati, ieri nel municipio di Provaglio, il sindaco di Iseo Marco Ghitti, che aveva pure la delega della Provincia, il sindaco di Corte Franca Gian Pietro Ferrari, quello di casa Enzo Simonini e il rappresentante della Comunità montana del Sebino bresciano, Marco Musati. Tita Bosio, classe 1958, è stato per 35 anni un agente del Nucleo ittico venatorio della Provincia, dove ha rivestito anche incarichi apicali, ha svolto per conto della Procura indagini relative a reati ambientali e ha lavorato per 5 anni prima della pensione come comandante della polizia locale di Concesio. «Bosio, che vive cavallo della collinetta che divide le Lamette delle Lame, è la persona adatta al posto di presidente - ha evidenziato il sindaco di Iseo Marco Ghitti replicando ai rilievi di opportunità sollevati nei giorni scorsi sul conto del presidente in pectore da Legambiente Franciacorta, Lac, la Schiribilla, Amici della riserva e associazione Monte Alto -. Gianbattista conosce le Torbiere come le sue tasche e ha tutte le competenze sia giuridiche sia pratiche che necessitano al ruolo. A lui tocca il difficile compito di trovare un equilibrio tra le esigenze della natura e quelle dell’uomo». SONO stati oltre 50mila, ha ricordato Emma Soncini, i ticket pagati dai visitatori nel 2019. Significa che, includendo pure i residenti attorno alla riserva naturale, gli ingressi sono stati molti di più. «Bisogna però intensificare i controlli - ha poi precisato la Soncini-. Cosa che si potrà fare perché il Consorzio, ente autonomo, ha finalmente un corpo di guardie ecologiche volontarie tutto suo». •

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