Tragedia sul lavoro, disposta l’autopsia

di S.DU.
Mattia ParminiLa distilleria di Paratico in cui è accaduto l’incidente mortale
Mattia ParminiLa distilleria di Paratico in cui è accaduto l’incidente mortale
Mattia ParminiLa distilleria di Paratico in cui è accaduto l’incidente mortale
Mattia ParminiLa distilleria di Paratico in cui è accaduto l’incidente mortale

È stata disposta l’autopsia - si svolgerà domani - sulla salma di Mattia Parmini, classe 83', di Foresto Sparso (Bergamo), operaio della «Bellini srl» di Paratico morto venerdì durante la movimentazione dei sacchi di zucchero impiegati dall’azienda nella produzione di distillati. Un bancale di circa una ventina di tonnellate l'ha travolto, ma solo dopo una ventina di minuti i colleghi si sono accorti di quanto era accaduto. I soccorsi seppur rapidi dal momento dell’allarme sono stati vani; dopo essere stato liberato dal bancale, l’operaio è stato trasportato in gravissime condizioni all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove si è spento intorno alle 22. Il decesso di Mattia Parmini ha innescato l’ennesimo grido di allarme per le morti bianche, venti dall’inizio dell’anno. «In una Repubblica fondata sul lavoro, non si deve e non ci si può permettere - lamentano i sindacati in una nota unitaria - che il lavoro sia vissuto come pericolo e causa di morte. Quello che è successo a Paratico è un fatto grave. Anche se ancora è da chiarire la dinamica dell’incidente, la morte di un giovane di 36 anni e padre di due piccoli è una sconfitta per tutti». Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil sono uniti nel rinnovare nell’appello («I rischi del lavoro nell'alimentare non vanno sottovalutati»), ed esprimere la vicinanza alla famiglia di Parmini. Il drastico aumento dei morti rispetto al 2018 è un segno evidente del bisogno di un cambiamento sulla strategia, e sulla gestione della sicurezza, insistono le organizzazioni sindacali. L'unico modo in grado di mettere fine alle morti bianche «è quello di lavorare senza sosta sulla cultura nell'ambito della sicurezza - sollecitano i sindacati - Ci vogliono maggiori controlli e investimenti nella formazione. È intollerabile che si continuino a verificare morti e incidenti sul lavoro a cadenza quasi giornaliera». •

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