Era nelle attese: come tutti i settori, anche quello del turismo ha accusato il colpo inferto dal Covid. Nel periodo di lockdown e di chiusura, «Visit Lake Iseo» non ha però interrotto la propria attività, mettendo a punto una strategia di comunicazione che ha consentito, soprattutto nei mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre, di contenere le perdite. Dati non definitivi, fino ad ora, ma dalle stime degli operatori si può stimare una flessione compresa fra il 30 e il 40% in hotel e strutture extra e para-alberghiere. Se ne è parlato nel corso dell’incontro online «Il futuro del turismo oltre l’emergenza» organizzato da Visit Lake Iseo ed al quale han partecipato una quarantina di operatori privati oltre a rappresentanti pubblici. «La necessità che l’attuale situazione impone - ha sottolineato il presidente di Visit Lake Iseo Riccardo Venchiarutti - è quella di modificare alcuni paradigmi incentivando un nuovo turismo: sostenibile, all’aria aperta, esperienziale. Siamo dell'idea che il territorio sebino sia particolarmente vocato per questo. Sono tra l'altro temi sui quali si è concentrata in larga parte la campagna promozionale condotta sui social media durante l’estate - ha continuato il presidente - con lo slogan ’Outdoor: alla giusta distanza’ principalmente su Fb e Instagram». OTTIMI i risultati in rete, presentati dal social media manager Antonio Cadei: più di cento contenuti condivisi sui social network, oltre 21 milioni di visualizzazioni. Come evidenziato da Roberta Milano, relatrice al convegno online e docente di marketing turistico all’Università Cattolica di Milano, in questo momento dominano incertezza e insicurezza, pur rimanendo intatta ed anzi rafforzata la voglia di tornare a viaggiare. Gli operatori privati intervenuti, in particolare gli albergatori di fascia medio-alta, hanno lamentato flessioni di presenze anche fino al meno 60%. Serve reagire, tutti insieme, cercando di guardare al futuro con positività, anche se in questo momento è davvero difficile. «La volontà unanime - ha chiuso Venchiarutti - è quella di reagire, mettendo in campo strategie che possano riaprire le prospettive post-Covid». •