Uccelli in Torbiera, la conta sorprende

di Fausto Scolari
Un airone alle Torbiere: aggiornato il censimento dell’avifauna
Un airone alle Torbiere: aggiornato il censimento dell’avifauna
Un airone alle Torbiere: aggiornato il censimento dell’avifauna
Un airone alle Torbiere: aggiornato il censimento dell’avifauna

Qualcuno incendia i canneti, come è successo una settimana fa, incenerendone con dolo un ettaro e mezzo, ma molti altri, le persone per bene, rispettano e apprezzano il fascino delle torbiere, muniti di binocoli o di macchine fotografiche più o meno sofisticate, e si immergono in questo mono fantastico. Ma difficilmente hanno tutti la piena cognizione di quali creature, splendide e spesso rarissime, si celano in questa zona umida di rara bellezza: non solo comuni germani, che sono comunque centinaia, ma anche ben più rari fischioni e aironi, morette e moriglioni, canapiglie e falchi di palude. Significativo al proposito l’esito del censimento svolto nei giorni scorsi dall’ornitologo del Comitato tecnico scientifico in collaborazione con alcuni soci del Gra (Gruppo ricerca avifauna). Il monitoraggio è stato effettuato osservando diverse specie di avifauna acquatica, con risultati oltre le attese. «Interessanti i numeri dei germani, reali che superano le 400 unità tra la zona della Lama e la Lametta - informa in una nota dell’ente gestore delle Torbiere -. Un gruppo di oltre 100 moriglioni e 60 morette è stato osservato a riposo all’interno della Lama, in compagnia di una rara moretta tabaccata. Anche fistioni turchi, canapiglie, alzavole e fischioni stanno svernando presso la nostra Riserva. Osservati anche alcuni tarabusi e aironi bianchi maggiori durante i loro eleganti voli di spostamento sopra i canneti. almeno 6 i falchi di palude svernanti, una decina i porciglioni che si sono fatti sentire insieme a usignoli di fiume e migliarini di palude». Una bella scorpacciata di osservazioni di specie anche rare, che si possono vedere esclusivamente all’interno delle zone umide, ambienti a loro volta rari e preziosi. Come in torbiere, come ogni anno, sono stati effettuati in tutto il mondo i censimenti Iwc organizzati da «International waterbird census» e coordinati da «Wetlands international», che segue le zone umide dal 1967. Questi censimenti sono riconosciuti a livello internazionale e sono di elevata importanza poiché i dati raccolti diventano uno strumento indispensabile per le politiche di conservazione e gestione dell’avifauna acquatica e delle zone umide in generale. In Lombardia vengono svolti in maniera completa dal 2002 in tutte le zone umide attraverso metodi standardizzati e certificati con coordinamento effettuato da Ispra, Regione Lombardia e Università di Pavia. •

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