Un Piano Marshall per il turismo del Sebino

L’hotel Rivalago di Sulzano: è uno dei dieci «4 stelle» riuniti nel Consorzio delle migliori strutture sebine
L’hotel Rivalago di Sulzano: è uno dei dieci «4 stelle» riuniti nel Consorzio delle migliori strutture sebine
L’hotel Rivalago di Sulzano: è uno dei dieci «4 stelle» riuniti nel Consorzio delle migliori strutture sebine
L’hotel Rivalago di Sulzano: è uno dei dieci «4 stelle» riuniti nel Consorzio delle migliori strutture sebine

Alessandro Romele La speranza è quella di ripartire, seppur in sordina e con numeri limitati, dal mese di giugno: gli albergatori del Consorzio Lake Iseo Hotel, che riunisce le 10 strutture a 4 stelle dell’area dl Sebino, in qualsiasi caso vedono nero. L’ATTIVITÀ è al momento compromessa, l’operatività bloccata, le strutture tutte chiuse e lo zero alla casella clienti (come a quella delle prenotazioni nel breve termine) è uguale ad un mancato guadagno che, se la situazione non si risolverà alla svelta, porterà un danno economico vicino ai 5 milioni di euro. Proprio per questo, il direttivo coordinato da Antonella Pastore, ha inviato una lettera ai sindaci dei comuni in cui sorgono gli hotel associati, oltre che all’Autorità di bacino: un grido d’aiuto, che riguarda tutto il comparto turistico del lago d’Iseo. «La nostra operatività è bloccata - spiega Antonella Pastore, direttrice dell’Hotel RivaLago di Sulzano e presidente del Consorzio - e questo ha comportato lo spostamento delle aperture degli hotel stagionali e la mancata assunzione dei lavoratori stagionali, senza poter avere alcuna certezza se e quando riusciremo ad aprire, visto che continuiamo a ricevere cancellazioni anche per i mesi estivi e ben pochi sono stati coloro che hanno spostato le prenotazioni in avanti». «Pur non avendo entrate - continua la presidente del Consorzio - le nostre strutture richiedono comunque spese continue, in termini di manutenzione, di messa in sicurezza e di controllo degli impianti, di migliorie che ogni anno dobbiamo effettuare, di formazione del personale, delle utenze, oltre ai canoni di affitto o alle rate del mutuo. Ci serve- è la conclusione - un aiuto concreto». IL CONSORZIO chiede quindi un intervento mirato e radicale sui tributi locali, in particolare dunque su Tari, imposta sulla pubblicità e Imu, con l’annullamento totale di questi tributi per l’anno 2020, seguito da una riduzione del 50% per il 2021 e del 30% per l’anno successivo. Lo stesso «bonus» viene richiesto dal Consorzio anche per il canone di concessione demaniale, ovvero l’onere relativo a pontili, boe e terrazze a lago che viene versato annualmente all’Autorità di bacino lacuale. La tassa di soggiorno, infine: per non pagarla, la proposta è quella di creare una speciale «Local tax free area» lunga tutto il prossimo triennio. IL PROBLEMA riguarda anche le assunzioni stagionali: un giro di 200 collaboratori che molto probabilmente dovranno cercarsi un’altra occupazione in vista dei mesi a venire, che si annunciano veramente duri. “Io - conclude Antonella Pastore - ad esempio non potrò assumere 20 collaboratori: 20 famiglie a cui mancherà uno stipendio. Come me, anche gli altri colleghi. Le prenotazioni ad oggi sono state cancellate fino a tutto il mese di maggio. C’è qualcosa a giugno, ma non oltre. Qualcuno di noi potrebbe addirittura non aprire e perdere quello che resta della stagione». Il prossimo passo da fare, secondo il Consorzio, sarà quello di un incontro con il G16 per definire assieme le misure di sostegno a favore del settore turistico-ricettivo e per sviluppare assieme a Visitlakeiseo e agli altri interlocutori che rappresentano l’eccellenza del territorio, una strategia promozionale a breve e medio termine. •

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