Una cartolina riscrive la storia

A volte insegna più capitoli di storia una vecchia e ingiallita cartolina di tante parole e di mille approfonditi convegni. È un po’ quello che accade a Paderno, dove quasi per caso il ricercatore storico locale Gianluigi Valotti ha trovato in un mercatino dell’antiquariato una cartolina datata 14 novembre 1917, con la quale un soldato francese scriveva al proprio fratello in Francia di essere giunto in un paese a 120 chilometri da Milano, un borgo posto fra vigne, accampato in una zona ferroviaria. Quel borgo era proprio Paderno. «Quella cartolina è l’unico documento - fa notare Gianluigi Valotti - che certifichi la presenza di soldati francesi a Paderno nel 1917, nel pieno della prima guerra mondiale. Una testimonianza inoppugnabile, che tra l’altro conferma le voci tramandate oralmente dai nostri anziani e giunte fino a noi». La presenza a Paderno di soldati francesi, in particolar modo dei carristi e motoristi, accampati in un’area vicino alla stazione, è narrata anche dalla voce del più anziano del paese, Angelo Venni, 100 anni e 9 mesi sulle spalle: «Più di una volta - riferisce Valotti - Angelo mi ha raccontato di che i suoi genitori sostenevano che a Paderno i francesi erano giunti dopo Caporetto, per poi spostarsi a Brescia. Il ritrovamento di questa cartolina ne è la prova provata». Il documento va ad aggiungersi ai tanti raccolti negli anni dal ricercatore storico Gianluigi Valotti: «Ne ho parecchi, ed è mia intenzione fare in modo che siano di pubblica utilità. Per questo motivo sto pensando di sistemarli e catalogarli per poi nel prossimo futuro trovare il modo migliore per renderli fruibili alla cittadinanza. La storia non è mai una cosa privata ma deve essere pubblica, divulgata e fatta conoscere a tutti». •