Una «retata» di pesci siluro: il boss è lungo oltre due metri

di Alessandro Romele
Il pesce siluro di ottanta chilogrammi pescato nelle TorbiereGli altri pesci siluro pescatiUna presenza scomoda
Il pesce siluro di ottanta chilogrammi pescato nelle TorbiereGli altri pesci siluro pescatiUna presenza scomoda
Il pesce siluro di ottanta chilogrammi pescato nelle TorbiereGli altri pesci siluro pescatiUna presenza scomoda
Il pesce siluro di ottanta chilogrammi pescato nelle TorbiereGli altri pesci siluro pescatiUna presenza scomoda

Un «mostro» lungo due metri, forse anche più, per ottanta chilogrammi di peso: a catturare il pesce siluro più grosso delle Torbiere sebine, nella zona delle Lamette, sono stati i subacquei del Gruppo Sommozzatori Iseo, nella serata di venerdì. La pesca mira al contenimento delle «bestie dei fondali», a promuoverlo l'Amministrazione comunale di Iseo, con il consigliere delegato a caccia e pesca, Raffaele Barbieri. «DA TEMPO ricevevamo segnalazioni sulla presenza del siluro nelle acque delle Torbiere - spiega Barbieri - e abbiamo voluto verificare; in effetti sono stati notati decine di esemplari a nuotare indisturbati tra i canneti e le piante. Abbiamo quindi deciso di chiedere alla Regione la possibilità di partire con il progetto, grazie alla collaborazione dell'Ente gestore che ha messo a disposizione l'ittiologo Gaetano Gentili». «È una specie alloctona, che non appartiene a questi luoghi - sottolinea invece Gianbattista Bosio, presidente dell'ente gestore delle Torbiere - e causa davvero numerosi problemi. In questo periodo si ciba soprattutto delle sardine che si spingono a riva per depositare le uova. E' quindi necessario contenere l'espansione». Sono stati chiamati all’opera i pescatori della Cooperativa di Clusane d'Iseo, oltre a sommozzatori armati di fiocina. «I pescatori professionisti - evidenzia il presidente – hanno in dotazione reti speciali in nylon per catturare pesci di grossa taglia. Si tratta di un esperimento, una rete prototipo che, se il progetto sarà valutato positivamente, verrà utilizzata in diverse operazioni di questo tipo». Le battute sono partite ad inizio giugno, mentre da lunedì scorso sono entrati in azione i sub: quando si immergono, devono essere accompagnati da almeno due imbarcazioni, svolgendo tutto in estrema sicurezza. «In due settimane - chiude Raffaele Barbieri - sono stati catturati oltre 1700 chilogrammi di pesce siluro. Una enormità, ed una cifra che evidenzia il problema: si tratta di esemplari di diverse misure, dai quelli più piccoli di 10 chili, a quelli enormi come l'ultimo catturato». Il Sebino non è comunque nuovo a catture di tali mostri: più a nord, alla foce del fiume Oglio, i pescatori di Pizzo hanno fatto notizia in diversi casi: nel 2016, Gianni Gaioni - soprannominato il cacciatore di siluri - ne pescò uno di oltre due metri di lunghezza e 60 chilogrammi di peso. Ma l’ultimo lo ha battuto. •

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