Una «tegola» per il santuario Sul tetto 200 metri di amianto

di Giancarlo Chiari
La navata maggiore della chiesa della Madonnina di PalazzoloLa posa dei teli provvisori per frenare le infiltrazioni
La navata maggiore della chiesa della Madonnina di PalazzoloLa posa dei teli provvisori per frenare le infiltrazioni
La navata maggiore della chiesa della Madonnina di PalazzoloLa posa dei teli provvisori per frenare le infiltrazioni
La navata maggiore della chiesa della Madonnina di PalazzoloLa posa dei teli provvisori per frenare le infiltrazioni

Cominciano domani gli attesi lavori nel cantiere della chiesa della Madonnina a Palazzolo, di fianco all’ex orfanotrofio femminile delle Ancelle della Carità, ora scuola paritaria con materne, primarie, medie e superiori. Ma i primi passi si trovano ad affrontare subito un problema: la presenza di una estesa copertura, frutto di un precedente intervento di restauro, di ben 200 metri quadrati di tegole di amianto che andranno rimosse con molte precauzione ed ugualmente smaltite. Lo hanno scoperto i tecnici saliti nei giorni scorsi sul tetto proprio per valutare la situazione. Il progetto di recupero donato dall’architetto Fabrizio Viola, è partito dalla sua luna storia, iniziata a fine ’800 e che dopo le cure del 1954 e del 1979 non ha registrato altre opere di manutenzione, salvo l’intervento di emergenza degli alpini che lo scorso inverno coprirono il tetto con un telo di cellophane per fermare le infiltrazioni. I lavori di sistemazione sono stati affidati all’impresa fratelli Ranghetti di Palazzolo e saranno diretti, anche qui, gratuitamente dal geometra palazzolese Bruno Belotti. «Le condizione del tetto - ha spiegato Viola - sono la causa principale del degrado del santuario. Decenni di mancata manutenzione hanno favorito infiltrazioni sia negli intonaci esterni che all’interno, e l’ispezione ha accertato la presenza di oltre 200 metri quadrati di tegole in cemento amianto dovranno essere rimosse e smaltite in sicurezza». AL PARROCO Paolo Salvadori il compito di tenere i conti: «Al momento contiamo su 150 mila euro di donazioni: 95mila da un anonimo, 10mila dagli alpini, e altri da raccolte e donazioni di privati. Altri 50mila dovrebbero arrivare con la conferma dei palazzolesi che, nel bilancio partecipato, lo hanno messo al primo posto con più di mille voti. L’idea del responsabile Conad (subentrato a Auchan nel centro commerciale di viale Europa) di raddoppiare e trasformare i punti spesa in contributi, sembra procedere bene». In conclusione confida il sacerdote «mi auguro che tutti aiutino a salvare la Madonnina monumento importante non solo per la fede ma per la storia della città. Partiamo dal tetto perché i guai sono partiti da lì e mi auguro che per Natale si possa celebrare la messa nel santuario». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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