Violenza sessuale, la fuga dell’ucraino è al capolinea

di PA.CI.
Dovrà scontare otto anni
Dovrà scontare otto anni
Dovrà scontare otto anni
Dovrà scontare otto anni

Da alcuni anni si era trasferito a Coccaglio, in Franciacorta, dove aveva iniziato una relazione con una ragazza straniera e dove cercava di rifarsi una vita. Quando però, a cavallo dell’inizio dell’anno, la Cassazione ha reso definitiva la condanna a 8 anni che gli era stata inflitta per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale aggravata (i fatti sono avvenuti in provincia di Como) ha deciso di lasciare la provincia di Brescia e raggiungere l’Ucraina. LÌ NELLE SCORSE ore Michele Carta, sardo di origine ma da tempo trapiantato in Lombardia, è stato raggiunto e arrestato al termine di un lungo lavoro di indagine condotta dallo Sco della polizia e dalla squadra Mobile della questura di Brescia incaricata dalla procura Generale di Milano di raggiungerlo per notificargli l’ordine di carcerazione. Seguendo le tracce telefoniche che l’uomo, alle spalle ha anche precedenti per reati contro il patrimonio e l’amministrazione della giustizia, gli investigatori hanno individuato la zona dell’Ucraina dove aveva trovato rifugio. Carta manteneva contatti telefonici frequenti con i familiari e questo gli è costato caro. Una volta avuta la certezza della sua posizione gli investigatori hanno attivato le autorità ucraine attraverso l’Interpol e nelle scorse ore è scattato il blitz che ha fatto finire in manette il latitante. Per Carta si apriranno ora le porte di un carcere italiano dove sconterà la pesante condanna. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti