A lezione di moda da Vivienne Westwood

di Luciano Ranzanici
La lezione di moda sostenibile ospitata dal Tassara Ghislandi
La lezione di moda sostenibile ospitata dal Tassara Ghislandi
La lezione di moda sostenibile ospitata dal Tassara Ghislandi
La lezione di moda sostenibile ospitata dal Tassara Ghislandi

La moda può e deve essere sostenibile. E se è un marchio prestigioso come quello creato da Vivienne Westwood a dirlo ci si deve credere. Il messaggio è stato portato da Isabella Tonelli, giovane ambasciatrice dello storico brand inglese, a studentesse e docenti del corso Moda del «Tassara Ghislandi» di Breno. TONELLI è la coordinatrice globale della responsabilità d’impresa della casa creata dalla stilista che ha inventato lo stile punk, e con lei si è discusso proprio di «Sostenibilità ed economia circolare per costruire l’industria del futuro». Parlando con le studentesse coordinate dal docente Gian Luigi Bendotti, ha ricordato che «Vivienne Westwood è una donna decisamente anti sistema che è stata innovativa nel creare il punk e poi il green punk, e il suo brand vede l’Italia come un mercato importantissimo, secondo solo alla Gran Bretagna. Ha applicato le sue grandi idee avendo la mente libera ed ha saputo portare nella modernità qualcosa del suo passato adottando come suo motto “comprare meno e scegliere bene”». C’è stato anche un contributo a tema della Camera di commercio industria e artigianato di Brescia: Beatrice Nardo, responsabile della regolazione del mercato, ha ricordato che «il comparto moda è uno dei settori trainanti dell’economia italiana, e cambiamento e consapevolezza sono attualmente le parole chiave: quindi innovazione costante e un’attenzione sempre crescente dei consumatori verso la sostenibilità etica e ambientale». Ci sono anche le risorse. Perché sul tavolo c’è una serie di bandi, con relativi contributi fino al 50% del costo totale, dedicati al sostegno delle piccole e medie imprese del territorio che avviano progetti di innovazione digitale 4.0, e che «promuovano l’utilizzo di materiale riciclato e i prodotti derivanti da cicli alternativi alle materie prime vergini (ovvero i sottoprodotti) e che comportino la riduzione di rifiuti, in cofinanziamento con la Regione». DI STILE nell’abbigliamento, riduzione dell’impatto e riciclaggio ha parlato anche il direttore di Assocamuna Diego Zarneri: «Il tema della sostenibilità ambientale e dei modelli di sviluppo sostenibile è destinato a essere sempre più nevralgici per il futuro delle imprese e delle società. Assocamuna è in prima linea per promuovere la responsabilità sociale d’impresa come fattore competitivo per le aziende della valle». •

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