Addio a Bertolini, arte e cultura hanno perso un amico

di Luciano Ranzanici
Mario Bertolini aveva 85 anniLa casa brenese che lo scomparso aveva donato al Fai
Mario Bertolini aveva 85 anniLa casa brenese che lo scomparso aveva donato al Fai
Mario Bertolini aveva 85 anniLa casa brenese che lo scomparso aveva donato al Fai
Mario Bertolini aveva 85 anniLa casa brenese che lo scomparso aveva donato al Fai

Se n’è andato ad 85 anni in punta di piedi, rifiutando anche un necrologio o ricordi di altro genere. È uscito di scena nel silenzio più assoluto, dopo aver trascorso l’ultimo periodo della sua vita nel residence «Capriccio Azzurro» di Boario. Eppure il dottor Mario Bertolini era una persona davvero molto conosciuta, a Breno in particolare, dove aveva esercitato per decenni la professione di famiglia: quella dell’odontoiatria. Il dentista di origine padovana, figlio di Araldo Bertolini, era stato ispettore onorario delle Belle arti per la Valcamonica e autore di diverse importanti opere e saggi a tema artistico (gli è stata intitolata una sala del Museo Camuno di Breno, che aveva anche diretto), oltre che collezionista. Non solo: era stato anche presidente della sezione di Valcamonica di Italia nostra dal 1990 al 1997, segnalandosi come un convinto ambientalista. NEGLI ANNI in cui è stato responsabile dell’associazione Mario Bertolini, dal carattere brusco e determinato, si era dato molto da fare, ricercando i finanziamenti necessari, per favorire il restauro di diverse chiese della valle, su tutte quella di Sant’Antonio di Breno, e per l’attenzione dedicata alla salvaguardia dei centri storici di alcuni paesi. Sono state davvero tante le azioni portate avanti in campo ambientale: su tutte la presa di posizione nei confronti del progetto di una piattaforma ecologica nella località Onera a Breno, la segnalazione di discariche abusive e di cave all’interno del Parco dell’Adamello e l’opposizione alla derivazione dei torrenti per la realizzazione di centraline idroelettriche. Davvero prezioso, poi, il suo intervento, sollecitato da Adriano Soster, per la protezione della Prada di Losine, uno degli ultimi polmoni verdi di fondovalle del territorio camuno. Nel 1996, sempre insieme a Soster e con gli studenti delle scuole superiori, sostenne la prima manifestazione pubblica a difesa della grande area verde, e contemporaneamente scrisse una lettera alla Comunità montana per la messa sotto tutela della Prada. Mario Bertolini era un esperto e collezionista di opere d’arte, tanto che nella grande abitazione di via 28 Aprile di Breno, poi donata al Fai, una vera e propria pinacoteca privata, figuravano opere di artisti di grande fama. Bertolini voleva lasciare questo suo patrimonio al Comune di Breno, ma non essendovi in paese la disponibilità di locali adeguati, donò 6 anni fa, d’accordo con la sorella Bianca, oltre 600 opere al Museo del Novecento di Milano. Tra le centinaia di quadri e di altre espressioni dell’arte raccolte dal dentista figurano opere di artisti italiani e stranieri degli anni fra il ’60 e il’90 come Warhol, Schifano, Christò, Agnetti e Blake. Dieci anni fa, poi, Bertolini donò al Camus una scultura in terracotta di scuola veneta del XVIII secolo raffigurante la prima caduta di Gesù, ma non soddisfatto della sua collocazione promise che non avrebbe più fatto donazioni al museo: Bertolini era anche questo. •

Suggerimenti